Bram Stoker: il maestro dell’horror gotico

Abraham Stoker, detto Bram, nacque in Irlanda nel 1847 e morì a Londra nel 1912. Buona parte della sua notorietà deriva dalla popolarità del romanzo “Dracula”: la storia di vampiri per eccellenza; ma la produzione di Stoker non si limita ad un solo libro ed il suo genio rappresentativo non si ferma al personaggio del vampiro.

Contesto storico.

Stoker nacque in Irlanda nel 1847, l’anno peggiore della carestia che colpì il paese; la grande carestia provocò un milione di morti e moltissimi migranti. Poco dopo la carestia, l’Irlanda venne colpita anche da un’epidemia di tifo. Il giovane Abraham (chiamato Bram dalla madre) passa buona parte della giovinezza nello scenario di uno stato devastato dalla carestia e dalla malattia: questo lo porterà ad elaborare storie horror ricche di grotteschi dettagli tratti dalla realtà, il tutto però filtrato attraverso la sua fantasia e i suoi personaggi.

Horror gotico.

Stoker rielabora ciò che vede nella sua Irlanda fatta a pezzi da malattia e carestia come mostri: creature che si cibano delle persone comuni e in grado di trasformare altri comuni mortali in esseri simili a loro: nasce così il mito del vampiro. Anche se l’invenzione del primo vampiro non è da attestare al maestro dell’horror gotico, il vampiro come lo conosciamo oggi è frutto dell’elaborazione di Stoker. Non più semplice bestia assassina ma carismatico lord, distinto, educato ma feroce e spietato con le sue prede.

Folklore.

Stoker stesso scrisse, in delle lettere, come la madre da piccolo gli raccontasse storie del folklore irlandese, con uomini bestia e creature che si aggiravano nella notte; probabilmente questo aspetto della vita del maestro dell’horror gotico ha influenzato molto la creazione delle storie che oggi sono imitate e reinterpretate così tanto.

“Mostri”.

Bram Stoker non si limitava a prendere delle creature e fonderle assieme per creare qualcosa di pericoloso per i propri protagonisti: le creature hanno tutte un loro significato specifico e da ricercare nel contesto storico in cui è cresciuto l’autore. Si potrebbero scrivere pagine sulle speculazioni riguardanti il simbolismo del vampiro e del lupo mannaro, il quale per esempio è un misto di un animale fiero e predatore (mai aggressivo senza motivo) che  fondendosi con un uomo diventa malvagio, sempre affamato e imprevedibile.


 

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