Il paese degli addii

Il Paese degli addii è un libro contemporaneo e abbastanza tosto perché, nonostante la semplicità con cui affronta certi argomenti, rimangono comunque temi complicati.

Il libro

Se conoscervi è facile, comprendervi non lo è affatto, cari esseri umani.

Il Paese degli addii racconta, tramite un narratore decisamente inconsueto, la storia di Tareq e della sua famiglia.

Tareq è un ragazzino siriano, fa parte di una famiglia numerosa ed è il maggiore di 6 fratelli, vive con la madre, il padre, i fratelli e le sorelle in una zona che sta drasticamente cambiando a cause della guerra.

Un giorno come tanti, il palazzo di fronte alla casa di questa famiglia viene distrutto da un bombardamento; poco dopo, un altro bombardamento distrugge parte della casa in cui abitano.

Tareq si salva, così come una delle sorelle più piccole, Susan. Per Farrah, Salim, i due piccoli gemelli, e la madre non c’è scampo.

Da un momento all’altro, Tareq si ritrova con una famiglia decimata, la casa distrutta e soltanto corpi su cui piangere (uno dei fratelli non viene nemmeno ritrovato).

[…] è il vostro mondo che controlla me, non il contrario.
Io sono il Destino.

…è il Destino in persona a raccontare la storia, un narratore spesso preso in causa che, però, non si capacita di quanto l’uomo possa essere crudele e questo lo porti a incontrare le persone innocenti prima del tempo.

Dopo i bombardamenti, il padre di Tareq decide di partire per l’Europa con i due figli rimasti. Viene arrestato, ma può pagare un “riscatto” per essere libero: quella parte di denaro sarebbe servita per il viaggio.

Inizia in questo modo il viaggio di Tareq e della sua sorellina verso un mondo nuovo, in fuga dalla guerra.

Tareq, la sorellina e il padre attraversano la Turchia. Durante il viaggio, Tareq incontra Jalima, una ragazzina afghana di cui si innamora.

Dopo peripezie e incontri di vario genere, Tareq e la sorellina giungono in Grecia, dove – ancora una volta – il Destino gioca la sua carta: un incontro inaspettato, una nuova speranza: Alexia.

Alexia è una ragazza americana in vacanza sulle isole greche che, dopo aver conosciuto la situazione dei profughi, decide di diventare volontaria e aiutarne il più possibile…

Un viaggio, vite che si incrociano, un Destino che spettatore e non sempre colpevole di ciò che accade: Il Paese degli addii.

Oltre la trama…

L’ambientazione cambia ripetutamente, seguendo il viaggio dei protagonisti. L’atmosfera cambia di conseguenza, passando dalla confusione iniziale alla pace finale.

Il ritmo di lettura è medio, nonostante la quantità di eventi narrati non è mai troppo veloce. Lo stile è semplice e diretto, utile per passare al lettore i messaggi desiderati.

La narrazione è sicuramente il punto di forza di questo libro: il Destino veste i panni del “saggio” spettatore che vede tutto e racconta il bene e il male di ogni cosa.

Ciò che conta il questo libro è, però, il messaggio che vuole trasmettere: benché quella raccontata non sia una storia vera, è la storia di molti; è la storia delle guerre e della crudeltà; è la storia di persone che vanno incontro ad un destino che non hanno cercato.

In conclusione

Lo consiglio ad ogni tipo di lettore, è una lettura adatta ad ogni età e gusto. Lo consiglio particolarmente a lettori in età adolescenziale, che può immedesimarsi nei protagonisti ed avere un’idea di situazioni critiche come quelle delle zone colpite dalle guerre.

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Ringrazio Giunti Editore per avermi dato la possibilità di leggere questo libro in anteprima, vi lascio il link per l’acquisto su GiuntiAlPunto.

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