La psicologia del colore nel cinema

Il colore è la base della percezione del mondo che circonda sotto l’aspetto visivo: influisce sulle emozioni, sulle opinioni e sulle sensazioni che stanno dietro un’immagine. Il cromatismo è un vero e proprio linguaggio visivo: social media, pubblicità, stampa e televisione sfruttano questo linguaggio al massimo, per trasmettere allo spettatore un messaggio ben preciso (solitamente con l’intenzione di portarlo a compiere un’azione finale).

Nel cinema il colore definisce un genere o identifica un regista, una serie, e così via. Molti dei film che hanno fatto la storia, basano il loro successo proprio sul colore: Shindler’s List, Sin City, The Revenant, Inception, Moulin Rouge, It, ecc. Alcuni registi sono riconoscibili proprio grazie ai colori: Tim Burton, Guillermo Del Toro.

Australia

Regia: Baz Luhrmann
Genere: storico, drammatico, sentimentale

Trama: Ambientato nell’Australia settentrionale alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta le vicende di un’aristocratica inglese di nome Sarah (Nicole Kidman) che eredita un ranch. Quando i magnati del bestiame inglesi tentano di impadronirsi della sua terra costringendola a vendere il ranch, unisce le sue forze a quelle di un rude mandriano – Drover – (Hugh Jackman) per condurre 2000 capi di bestiame attraverso centinaia di chilometri di terra desolata. La guerra è ormai alle porte e complica ulteriormente la situazione: Sarah, Drover e il piccolo Nullah lotteranno con tutte le forze per la loro terra.

Colori: le scene dei questo film sono quali completamente realizzate con colori caldi e scuri, trasmettono un senso di “calore” nonostante il clima di guerra e aiutano a sottolineare l’ambiente e il periodo storico in cui si svolge la vicenda.

Avatar

RegiaJames Cameron
Genere: fantascienza

Trama: la storia è ambientata principalmente su Pandora, luna del gigante gassoso Polifemo, su cui una compagnia interstellare terrestre ha interessi economici su un cristallo ferroso presente in grandi quantità nella terra dei Na’vi. Gli esseri umani devono indossare delle maschere filtranti se vogliono atterrare su di essa. Proprio per questo motivo, gli studiosi hanno messo a punto degli avatar, vale a dire dei corpi genetici ibridi, a metà tra i Na’vi e gli umani. Jake Sully è uno degli ex-marine che si prestano a questo servizio (è rimasto invalido e intende utilizzare la ricompensa per pagare un’operazione che gli farà acquisire nuovamente l’utilizzo delle gambe). Mentre si trova in missione, però, entra in simbiosi con la popolazione Na’vi e scopre che in realtà la missione non è innocua come volevano fargli credere: aiuterà i Na’vi nella guerra per cacciare il genere umano da questo fantastico mondo. Jake sposerà una Na’vi e lascerà per sempre il suo corpo umano per rimanere nel suo Avatar.

Colori: Blu e azzurro in tutte le loro tonalità, verde, arancio e rosa, colori vivaci. Colori tipici del genere Sci-Fi e tecnologico, con l’aggiunta di colori molto vivaci a caratterizzare il mondo Na’vi, per trasmettere allo spettatore la spettacolarità di un ambiente incontaminato, mettendolo a confronto con la crudeltà che il genere umano è in grado di dimostrare.

A Nightmare on Elm Street

Regia: Samuel Bayer
Genere: Horror

Trama: Dean, uno studente, sta avendo strani incubi. Ne ha parlato con uno specialista che ritiene tutto nasca da quello che gli è successo da piccolo. La sua fidanzata Kris lo tranquillizza: in fondo sono solo incubi. Dean però crede che siano reali e, sotto gli occhi increduli di Nancy, sembra tagliarsi la gola da solo. Ma a tagliargliela è l’uomo nero dei suoi incubi, Freddy Krueger. Nancy, amica di Dean, crede di sapere di cosa si tratti, ma i suoi amici non vogliono sentirne parlare. C’è qualcosa di misterioso nel loro passato, qualcosa che non ricordano e che i loro genitori, interrogati, negano. Un altro del gruppo, Jesse, è testimone della truculenta morte di Kris durante un incubo ed è accusato dell’omicidio. Rinchiuso in cella, viene a sua volta macellato da Krueger mentre dorme. Nancy e il suo amico Quentin, gli ultimi rimasti, sanno che devono fare qualcosa se vogliono evitare di essere i prossimi della lista.

Colori: Il film in questione è il remake del 2010, molti sostengono che sia migliore l’originale. Sotto l’aspetto cromatico ha poca importanza, gli horror sono definiti sempre e comunque da due colori: rosso e nero. Il nero mette paura, angoscia, tristezza. Il rosso spaventa e richiama l’attenzione sui dettagli. I toni del grigio e del marrone sono solitamente aggiunti per creare un’atmosfera cupa.

The imitation game

Regia: Morten Tyldum
Genere: Drammatico, storico

Trama: La Seconda Guerra Mondiale sta affliggendo l’Europa e il brillante matematico Alan Turing, si mette a disposizione del governo della Gran Bretagna: dovrà creare una macchina – chiamata Enigma – in grado di decifrare i messaggi in codice inviati dai nazisti. Ad aiutarlo in questo arduo compito alcuni compagni di studio e il capo dell’MI6. Dopo svariati tentativi Alan riesce a decodificare i messaggi che venivano inviati sotto forma di bollettino meteo e ad evitare ulteriori attacchi nazisti. Successivamente Alan viene condannato perché omosessuale e costretto alla castrazione chimica. Sarà sempre più isolato a depresso, fino al suicidio all’età di 41 anni.

Colori: Si tratta fondamentalmente di un film storico e, come tutti i film di questo genere, si basa sui toni del grigio o del marrone. In particolare questo film è girato completamente con toni scuri, a sottolineare l’atmosfera cupa e malinconica del periodo di guerra.

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