Il giardino di Amelia

Il giardino di Amelia Book Cover Il giardino di Amelia
Marcela Serrano
Fiction
Universale economica
2018
248

Recensione Il giardino di Amelia

Il libro:

Il giardino di Amelia narra uno spaccato di storia del Cile, a cavallo degli anni ’80 per l’esattezza. Periodo particolarmente turbolento e tragico per questa nazione, a causa della situazione sociale e politica.

La narrazione avviene alternando momenti descrittivi da parte di un narratore esterno e parti che riportano i pensieri soggettivi di Miguel: in questo modo vengono cambiati anche lo stile ed il lessico, che nel caso dei pensieri di Miguel è molto più scurrile e “rabbioso”.

L’ambientazione è quella di un ricca proprietà sperduta tra le valli del Cile, La Novena, in cui vive Amelia – ricca latifondista – e in cui Miguel – attivista rivoluzionario – viene confinato in seguito alla sua cattura.

L’atmosfera che si percepisce è quella tipica delle situazioni si incertezza popolare, rivoluzione e malcontento diffuso: questo porta ad atti di violenza e, come vuole far notare il romanzo, ad un profondo distacco tra popolazione povera e ricchi latifondisti.

Un romanzo dalla struttura semplice e dal ritmo medio-lento: i protagonisti principali sono tre e le loro vicende si susseguono e si incrociano fino a prendere una forma ben definita a circa metà del libro.

A questo punto del racconto, però, si può anche intuire tutto ciò che resta: probabilmente questo è dovuto anche al fatto che tutto il libro sia basato sulle vicende politiche e storiche realmente accadute e che, di conseguenza, non potesse avere un percorso diverso.

Tuttavia, anche ciò che riguarda i personaggi inventati è piuttosto prevedibile sin dall’inizio.

Da non dimenticare, i messaggi contenuti nel romanzo. A mio parere si distinguono due messaggi ben distinti: il primo riguarda proprio la spaccatura creatasi tra poveri e ricchi e, attraverso l’amicizia di Miguel ed Amelia, il messaggio che viene passato è proprio la possibilità di mettere da parte le differenze sociali per trovare punti d’accordo nella cultura, nei libri; il secondo messaggio è decisamente più lampante e si tratta di un messaggio politico di totale disapprovazione per il regime del generale Pinochet.

In conclusione:

Una lettura piuttosto lenta ma che, tutto sommato, può essere piacevole.

Personalmente non l’ho apprezzato particolarmente per due motivi: il primo è il personaggio di Miguel che, per i primi tre quarti del romanzo, non mi è piaciuto affatto (per carattere, prese di posizione insensate e atteggiamento) – al contrario ho apprezzato molto Amelia, come personaggio; il secondo motivo è la quantità di politica che impregna questo romanzo: non che sia sbagliato, ma ho avuto l’impressione che venissero trasmesse le opinioni personali dell’autrice più che dei personaggi (cosa che può anche non essere vera, ma la mia impressione è stata quella).

Personalmente, credo che i libri che trattano di storia e di politica siano molto validi ma preferisco che la narrazione rimanga neutrale nel giudicare i fatti.

Ad ogni modo lo consiglio a lettori interessati a questo periodo storico o al Cile in generale; inoltre lo consiglio per conoscere l’autrice, che comunque è un’autrice di successo grazie a questa ed altre opere.

P.S. La traduzione non è delle migliori (“a me mi” per esempio).

 

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