Le braci

Le braci
Sándor Márai
Classici
2008
181

Le Braci

Il libro:

L’uomo vive finché ha qualcosa da fare su questa terra.

Come sempre, lascio la mia opinione personale come conclusione della recensione e, per prima cosa, cercherò di dare una definizione di questo libro che possa essere valida per chiunque dovesse leggerlo.

Si tratta di un romanzo classico relativamente recente, molto famoso e apprezzato dalla maggior parte dei lettori. I motivi per cui questo libro è così apprezzato sono molti: la trama, i personaggi, l’ambientazione o l’atmosfera.

Guardiamo in fondo ai nostri cuori: che cosa vi troviamo? Una passione che il tempo ha soltanto attutito senza riuscire a estinguerne le braci.

C’è, però, un elemento che prevarica su tutto: lo stile. Senza questo il romanzo risulterebbe noioso e, per alcuni, addirittura banale.

Perché lo stile è così determinante? Senza dubbio perché emana eleganza ad ogni parola. Benché si tratti essenzialmente di un monologo (lo è almeno al 90%), riesce a non essere noioso e a tenere il lettore incollato alle pagine.

Come si può desumere dalla sinossi, infatti, i protagonisti sono due uomini, inizialmente molto amici e successivamente legati da un passato indelebile, che si trovano dopo anni di lontananza per fare luce su quanto accaduto a loro stessi a chi hanno avuto accanto durate gli anni.

La narrazione dei fatti, però, avviene tramite il monologo di uno dei due protagonisti,  che ripercorre tutto ciò che è avvenuto a partire dal primo incontro dei due fino a questo ultimo agognato ritrovo.

In questo modo vengono analizzati i vari eventi che si sono susseguiti negli anni e, allo stesso modo, fanno la loro comparsa i personaggi secondari, che hanno contribuito alla tessitura della trama.

Sappiamo sempre qual è la verità, quella verità diversa che viene occultata dai ruoli, dalle maschere, dalle circostanze della vita.

L’ambientazione e l’atmosfera non sono da non sottovalutare: sia il contesto storico che quello geografico, infatti, contribuiscono a creare una sensazione di pace ed eleganza nonostante gli argomenti trattati spesso non siano dei più rosei (vengono nominati solo due luoghi: Vienna, come luogo più realistico, e i Tropici come luogo ideale; le vicende in realtà fanno riferimento o si svolgono quasi interamente nella casa di uno dei due protagonisti che pare aver conservato il suo aspetto nonostante i decenni trascorsi).

Tutto è caduto in pezzi, sono rimasti solo i frammenti. La patria per me era un sentimento. Questo sentimento è stato offeso.

Il ritmo con cui si svolgono i fatti è piuttosto lento (sono più di quarant’anni), ma il modo in cui vengono narrati lo rende abbastanza sostenuto o, perlomeno, fa in modo che il lettore sia interessato a proseguire la lettura nell’attesa che capiti qualcosa di sconvolgete. In realtà il ritmo è crescete nella seconda metà del libro, fino ad arrivare alla conclusione della storia alla scoperta del messaggio che l’autore vuole passare. Un messaggio che è racchiuso nel comportamento del protagonista e, si scoprirà, richiede pazienza e costanza: per questo motivo può essere interpretato come un esempio da seguire o come un’assurdità.

In conclusione:

Si tratta di un libro estremamente elegante e curato, motivo per cui lo consiglio ad ogni tipo di lettore: lo consiglio in particolare a coloro che cercano lo stile prima della trama.

Personalmente l’ho apprezzato molto proprio per questo motivo: quando definisco un libro “elegante” è perché l’autore riesce ad esprimere concetti estremamente belli o estremamente brutti senza essere indiscreto o volgare. Sinceramente mi sarei aspettata qualcosa di più eclatante per il finale, ma questi sono punti di vista.

 

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