Fumettedì: fumetti horror!

Se anche voi, come me, siete amanti dell’horror ricco di significati, sottili messaggi e critiche, l’argomento di oggi fa per voi. Infatti oggi andremo all’esplorazione di due dei fumetti horror che più mi sono piaciuti degli ultimi anni.

The Black Monday Murders.

Un fumetto investigativo con pesanti sfumature horror, The Black Monday Murders ci rende partecipi del viaggio di un investigatore privato all’interno dei segreti e degli elementi soprannaturali che circondano i mercati finanziari. Una premessa molto semplice che però porta a risvolti estremamente vari ed inaspettati: The Black Monday Murders è uno di quei fumetti horror che non fa leva su immagini forti e violenza per catturare il lettore, si basa invece su una costante, ma persimoniosa, rivelazione dei misteri del mondo della finanza.

The Black Monday Murders è anche ricco di critiche, più o meno sottili, al sistema capitalista e all’effetto che il denaro ha sulle persone. Il lavoro di Jonathan Hickman e Tomm Coker fonde investigazione noir con horror supernaturale consegnando a tutti gli amanti di entrambi i generi un buon compromesso che si rivela essere uno dei migliori fumetti horror in circolazione. Una nota di merito va allo stile artistico scelto da Tomm Coker che rende perfettamente le atmosfere e le emozioni dei personaggi.


Regression.

Regression è un horror psicologico estremamente curato sia dal punto di vista della narrativa sia dal punto di vista artistico. Si tratta di un fumetto horror che accompagna il lettore in un viaggio all’indietro nella psiche del protagonista. Molto spesso Regression usa un mix di immagini crude e disegni onirici: l’horror si trasmette tramite il passaggio tra uno stile pulito, colorato e forti immagini di insetti che ricoprono corpi umani o simili. La narrativa di quest’opera non è da sottovalutare: il fatto che tutto giri attorno alla psiche danneggiata del protagonista fa sì che l’intreccio sembri naturale, per nulla forzato e sopratutto è sempre coinvolgente.

Alcuni potrebbero rimanere delusi dalla piega “particolare” che la trama segue verso la fine del racconto, io l’ho trovata un’aggiunta, forse un po’ banale, ma completamente in tono con il resto della narrazione. Anche se, personalmente, credo che una storia così bella sia molto difficile da chiudere senza deludere qualcuno (sto guardando te, George Martin).

Altri fumetti horror consigliati!

Altri fumetti horror che ci tengo a consigliare sono: il Neonomicon di Alan Moore, il fumetto di Silent Hill, Gideon Falls, tutti i lavori di Junji Ito e il manga Homunculus di Hideo Yamamoto. Approfondiremo questi titoli in altri articoli ma sono sicuramente letture consigliate anche se, specialmente il Neonomicon, i manga di Junji Ito e Homunculus, richiedono uno stomaco particolarmente forte per essere completati.

A venerdì prossimo!


 

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Parliamo di Watchmen.

Esiste un fumetto che mi ha fatto capire come questo tipo di media possa essere usato per rappresentare ben più che una stereotipata lotta fra bene e male in costume: Watchmen di Alan Moore.

ATTENZIONE: cercherò di non fare troppi spoiler del fumetto perchè, secondo me, va letto e apprezzato; tuttavia è impossibile parlarne senza svelare alcuni punti fondamentali della trama, procedete a vostra discrezione!

Un po’ di contesto.

La premessa del fumetto è proprio basata sulla tipologia di fumetti che l’opera cerca e riesce ad evolvere: un team di supereroi, ormai ritirati per ordini governativi, viene minacciato da un “assassino di maschere” che, nelle prime pagine del fumetto, uccide il Comico: uno dei membri più importanti del gruppo. In seguito i membri del gruppo continuano a vivere la loro vita, alcuni più preoccupati, altri meno dalla minaccia dell’assassino di maschere.

Il fumetto in sè parla di supereroi, ma non come siamo abituati a vederli: forti, uniti e positivi al 100%. Il fumetto parla di un gruppo di persone che vogliono fare del bene, seppur deviati dalla natura umana e dalla loro avidità, fama e così via. Solo uno dei nostri eroi ha scelto di vivere una vita senza compromessi anche dopo lo stop alle azioni “eroiche” voluto dal governo: Rorschach (personaggio che sicuramente approfondiremo in un futuro articolo). Ed è proprio Rorschach che apre le danze, ricostruendo gli avvenimenti che hanno portato alla morte del Comico.

L’indagine di Rorschach lo porterà a scoprire un complotto per assassinare tutti gli ex-Watchmen: ma nulla è ciò che sembra in un fumetto di Alan Moore.

Da questo punto in poi il fumetto è un costante intreccio di flashback, intrighi e storie personali degli eroi creato in modo magistrale da Alan Moore. Per non spoilerare tutto il fumetto continuerò a parlarne senza riassumerlo.

Che cos’è un eroe?

Watchmen sembra presentare, dall’inizio alla fine, una domanda: come si può definire un eroe? La risposta sembra arrivare alla fine del racconto, con un finale devastante per il lettore, ma in realtà viene svelata nelle prime pagine dell’opera da un personaggio in particolare. Alan Moore si è divertito a destrutturare il concetto comune di eroe tramite critiche mirate alla figura del soldato, dello scienziato e, ovviamente, alla figura del supereroe dei fumetti. Il punto del fumetto è che gli eroi esistono ma molto spesso è una questione di punti di vista e contesto: una vita o milioni?

Il contrasto tra ciò che potrebbe essere ognuno degli eroi e ciò che effettivamente è viene ulteriormente sottolineato da Dr. Manhattan, il quale pur essendo onnipotente non riesce ad essere un buon compagno per Silk Ghost, la sua compagna. In più anche gli altri personaggi presentano gravi conflitti, familiari o personali: nessuno degli “eroi” presenti nel fumetto rispetta il canone del cavaliere in armatura splendente senza macchia e senza colpa.

L’eroe di Alan Moore non è colui che combatte il male, perchè il male è spesso una questione di punti di vista; l’eroe di Alan Moore è colui che sceglie una morale e la segue, senza compromessi. 

Cosa rende speciale Watchmen.

Watchmen è un titolo che pone domande, non è una lettura semplice, anche se potrebbe sembrarlo. Sta al lettore cercare di trovare le risposte, e crearsi un suo punto di vista sull’intera questione. E sono proprio le domande, sia sui personaggi, che sull’intreccio a portare avanti una storia intrigante e coinvolgente.

Per chi ha già letto titoli come Old man Logan, Sin city e the killing joke il genio di Alan Moore potrebbe sembrare una cosa già vista: ma ci sono fondamentali differenze fra i titoli citati e Watchmen. In titoli come Old man Logan sappiamo benissimo che stiamo leggendo un fumetto di supereroi e che il nostro eroe è il Wolverine che abbiamo sempre conosciuto, messo in difficoltà dal tempo e dal contesto in cui si trova, ma pur sempre Wolverine.

In Watchmen invece, grazie anche alla creazione di personaggi completamente nuovi, Alan Moore non ci dà nessun punto di riferimento: fin dall’inizio non sappiamo a cosa aggrapparci, stiamo leggendo un fumetto di supereroi in cui nulla è super e gli eroi sono difficili da trovare. Eppure il conflitto che si sviluppa nel lettore lo fa empatizzare ancora di più con dei personaggi che alla fine dei conti sono umani, che provano a fare del loro meglio.

Per tornare a ciò che ho detto all’inizio: Alan Moore ha preso in giro un’intera industria vendendo per storia di supereroi quello che in realtà è un racconto della vita travagliata di persone , più o meno comuni, che provano a fare del bene; così facendo ha dimostrato all’industria dei fumetti che alla gente piace leggere qualcosa che non sia per forza super testosteronico e super semplice.

Per parlare di Watchmen non basterebbero mille pagine, ma credo che quello che ho detto sia sufficiente a far incuriosire qualcuno. In futuro arriveranno sicuramente articoli più approfonditi sui singoli personaggi che compongono quest’opera stupenda.

Esiste anche il film di Watchmen: una dei pochi adattamenti cinematografici di un fumetto venuti bene.

A venerdì prossimo!


 

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Il vecchio e il mare, graphic novel

Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway Book Cover Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway
Thierry Murat
Comics & Graphic Novels
Oscar Ink
2018
125

Cuba, anni ’50. Dopo tre mesi in cui non è riuscito a prendere nulla, Santiago riprende il mare per dare la caccia a un enorme pesce spada. La disperata, epica lotta tra l’anziano pescatore e l’animale, e poi contro gli squali che pezzo a pezzo gli divorano la preda, rivive in una serie di tavole evocative, dal tratto essenziale, duro e suggestivo come la natura del Caraibi e la scrittura di Hemingway.

La graphic novel Il vecchio e il mare è liberamente ispirata al celebre romanzo di Ernest Hemingway, di cui ho pubblicato la recensione qualche tempo fa.

Il vecchio e il mare, graphic novel

La trama, ovviamente, rimane invariata rispetto al romanzo originale. La quantità di testo è notevolmente ridotta, quasi al minimo, riportando unicamente alcuni stralci di dialogo e i passaggi fondamentali della trama.

L’intero racconto avviene dunque attraverso le immagini. Le illustrazioni sono tutte molto pulite e basiche: l’autore usa una palette limitata di quattro colori base (e le loro gradazioni) come tinte piatte, senza sfumature; i tratti neri sono marcati e netti, le ombre decise e il contrasto molto alto.

Questo aumenta notevolmente l’impatto visivo e fa in modo che il lettore si concentri sulla storia. Anche l’impaginazione aiuta molto in questo senso: schematica e ordinata, al contrario di molte graphic novel, si amalgama perfettamente con lo stile e l’impostazione di tutto il libro, dando un effetto finale perfetto.

Un capolavoro, sempre

Chi segue il blog o la pagina Instagram sa quanto io stimi Hemingway e quanto apprezzi i suoi scritti: Il vecchio e il mare è uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, soprattutto grazie allo stile narrativo dell’autore.

Tuttavia, questo romanzo deve la sua grandezza anche al messaggio che contiene e al modo in cui è veicolato tramite i personaggi: questo non cambia se il viene rappresentato in prosa o in tavole!

Questo, unito ad una rappresentazione grafica ad hoc, origina una graphic novel veramente bella e piacevole.

In conclusione:

Consiglio questo libro a tutti gli amanti delle graphic novel perché merita davvero di essere letta e osservata per le sue caratteristiche grafiche, ma anche agli amanti di Hemingway, perché è una degna rappresentazione del suo più celebre romanzo.


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Norman e la storia di quando pensò di non essere normale

Norman e la storia di quando pensò di non essere normale Book Cover Norman e la storia di quando pensò di non essere normale
Tom Percival
Infanzia, illustrati
Giunti
2020
Copertina rigida
32


 

Norman e la storia di quando pensò di non essere normale è un albo illustrato per bambini che racconta una breve fiaba istruttiva e toccante.

Norman e la storia di quando pensò di non essere normale

Si tratta di un libro piuttosto breve (poco più di 30 pagine), con una ridotta quantità di testo – come del resto è giusto che sia, trattandosi di un libro rivolto ad un pubblico infantile.

La trama è ovviamente semplice ma completa e con un messaggio molto importante per i piccoli lettori (o ascoltatoti). Norman è un bambino normalissimo, fino al giorno in cui gli spintano le ali: il giorno più entusiasmante della sua vita. Vola e si diverte insieme agli uccellini, ma quando si ferma si rende conto di non essere più come gli altri bambini.

Normal ora è diverso. Decide così di nascondere le sue ali ai genitori e agli amici, indossando un grosso cappotto. Il cappotto, però, gli impedisce di fare molte cose e Norman si sente sempre più solo.

Quando ormai Norman si sente completamente solo e inadeguato, si ricorda del suo primo volo e di quanto era stato felice. Decide così di abbandonare il cappotto e di spiccare il volo: poco dopo altri bambini seguono il suo esempio e scopre che sono diversi come lui.

La struttura si può assimilare a quella della fiaba, seppur semplificata.

L’illustrazione

La tecnica d’illustrazione usata dall’autore è molto semplice ma curata e, soprattutto adatta al pubblico.

Inoltre le tavole sono realizzate in tre modi diversi per accentuare il significato della trama: le tavole completamente a colori rappresentano i momenti felici di Norman, le tavole in bianco e nero con il protagonista a colori indicano i momenti in cui Norman si sente diverso, quelle totalmente in bianco e nero indicano i momenti tristi.

 

Norman e la storia di quando pensò di non essere normale è un libro davvero molto carino, adatto ai lettori più piccoli o come libro che i genitori possono leggere e mostrare ai loro bimbi. Davvero molto curato e piacevole!

Vi lascio il link al sito Giunti Editore, su cui trovate questo e altri albi di Tom Percival: Norman.

 

 


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Vincent Van Love

Vincent van Love Book Cover Vincent van Love
Ernesto Anderle
Comics & Graphic Novels
2019
Copertina flessibile
128

La maggior parte delle persone pensa che Van Gogh sia stata una persona triste, pazza e malinconica. Leggendo le lettere al fratello Theo emerge invece una persona solare che amava la vita. Tratto dalle pagine Facebook e Instagram di Vincent van Love, un libro che è un abbraccio sincero, un inno alla forza delle emozioni, una rappresentazione potente della fragilità e della sensibilità umana.

Vincent Van Love è una graphic novel “diversa”, se non altro per ciò che vuole trasmettere sul protagonista, il celebre artista Vincent Van Gogh.

Vincent Van…Love!

Come suggerisce il titolo, questa graphic novel è incentrata sugli aspetti più intimi, amorevoli e delicati dell’artista. Che sia stato un artista dalla vita turbolenta e spesso difficile è risaputo, ciò che spesso viene omesso, invece, è il lato sentimentale di Van Gogh.

In questa graphic novel viene ripercorsa tutta la vita dell’artista sin dall’infanzia, dando modo al lettore di apprendere effettivamente alcune nozioni reali (per esempio la sua propensione per il disegno, il rapporto con la famiglia, con chi l’ha definitivamente portato a dedicarsi all’arte e così via).

Particolare importanza viene data al rapporto con il fratello, al quale l’artista è molto legato sin dalla tenera età. Vengono riportate parti di lettere e citazioni che mettono in risalto le paure, le debolezze e incertezze di Van Gogh. Allo stesso modo viene fatto notare il suo bisogno d’affetto così come la sua propensione ad una forma di amore universale, nei confronti dell’arte e del mondo intero – con il quale si trova spesso a fare i conti però!

La graphic novel

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, la graphic novel è suddivisa in tavole a pagina intera (che spesso riportano citazioni o aneddoti sull’artista) e pagine strutturate come un vero e proprio fumetto.

Lo stile dell’autore è molto semplice: le illustrazioni sono complessivamente molto vivaci e colorate ma mai eccessive. La palette di colori utilizzati in Vincent Van Love è limitata – giustamente –  in modo da rendere omogeneo l’intero libro. La scelta delle citazioni è molto accurata e ogni citazione è abbinata ad una tavola: questo aumenta l’espressività e il significato di entrambe le parti.

In conclusione:

Libro consigliatissimo per gli amanti delle graphic novel, dell’arte e di Van Gogh nello specifico. Ben fatta, curata, piacevole.


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Vampiri – Il mondo delle ombre

Vampiri. Il mondo delle ombre Book Cover Vampiri. Il mondo delle ombre
Jessica Pires
Design
Rizzoli
2010
Copertina rigida
64

È stato Bram Stoker a superare l'idea dei vampiri sanguinari introducendo, nel suo famoso romanzo Dracula, l'elemento dell'amore. E questa è l'immagine che di queste affascinanti creature è sopravvissuta fino a oggi, rendendoci testimoni di un mito ineguagliato, che si rinnova continuamente. Perché il vampiro del XXI secolo vuole uscire dalle tenebre e ritornare umano, vuole, ricominciare ad amare. E la sua, venendo da un immortale, è una promessa di amore eterno. Per mano di grandi creatori, il volume ci immerge in questa rinnovata mitologia vampiresca, e ci cattura con la sua magia. Tra gli illustratori: Bibian Blue, Victoria Francés, Diego Latorre, Nekro, Chris Ortega.

Vampiri – Il mondo delle ombre è un libro illustrato che contiene tavole di dieci grandi artisti contemporanei, illustratori e non.

Il tema predominante è ovviamente quello dei vampiri, come si può intuire dal titolo, unito al “mondo delle ombre” inteso come mondo misterioso, dark, popolato da spettri e anime in pena.

Gli artisti…

Bibian Blue

Artista eccentrica e particolare, è una delle maggiori rappresentanti della moda goth-underground contemporanea: possiede laboratori come stilista e partecipa a spettacoli di moda in tutto il mondo.

Melanie Delon

Melanie Delon è un’illustratrice freelance e una istruttrice di disegno digitale. I suoi personaggi, spesso donne, sono immersi in ambientazioni ampie e dettagliate che raccontano la storia del personaggio stesso. I colori freddi sono predominanti e conferiscono ai lavori della Delon un aspetto cupo e freddo.

Victoria Frances

Victoria Frances è una disegnatrice e illustratrice spagnola. I lavori della Francés alternano colori freddi come grigi, azzurri e carboncini a colori caldi; questo perchè in base al tipo di sensazione che il personaggio deve comunicare Victoria Francés sceglie diversi approcci al disegno, pur mantenendo il suo stile gotico e cupo.

Suzanne Gildert

Suzanne Gildert è un’illustratrice digitale, i suoi lavori sono raccolti nel progetto Gothicfall, il quale viene descritto dall’autrice stessa come un’esplorazione dei confini che esistono tra opposti come bene e male, luce e oscurità.

Diego Latorre

Diego Latorre è un illustratore, regista e videomaker. Noto anche per i suoi lavori nel mondo dei fumetti e della musica, Latorre ha uno stile molto particolare che l’ha reso ricercato per la produzione di opere che dessero un taglio distintivo ad un progetto.

Nekro

Nekro è un’illustratrice digitale che predilige creare composizioni complesse e molto dettagliate, solitamente in bianco e nero con qualche tocco di colore identificativo del personaggio.

Rebeca saray

Rebecca Saray è un’illustratrice, disegnatrice e fotografa spagnola. I soggetti della Saray sono quasi tutte donne, il cui viso è la parte centrale dell’opera.

Arantza sestayo

Arantza  Sesatyo è un’illustratrice Spagnola, il cui lavoro viene descritto da sé stessa come “fantasy puro con un tocco di erotismo“.

Katarina Sokolova

Katarina Sokolova è una disegnatrice in digitale e non, i suoi lavori sono esplosioni di colori e dettagli, spesso però con un tocco gotico.

Cris Ortega

Cris Ortega è un’illustratrice digitale, i suoi lavori mescolano romantico e gotico, talvolta con uno stile da fumetto.

La raccolta: Vampiri – Il mondo delle ombre

La raccolta è davvero incredibile: tanti stili, tante tecniche, tante opere uniche! La consiglio a tutti gli amanti del dark-gotico e dei libri illustrati!

I testi sono pochi e sono perlopiù citazioni abbinate alla tavola su cui sono riportate.

Nelle ultime pagine si trovano anche alcune informazioni sugli artisti e sulle loro opere pubblicate!

Buona lettura o… buona visione!


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Favole, Victoria Francés

Victoria Francés

Victoria Francés è un’illustratrice spagnola. La sua carriera nel fantasy inizia con “Favole”, inizialmente pubblicato come singolo libro e poi diventato una trilogia edita da Rizzoli.
In questa trilogia di libri le illustrazioni sono accompagnate da storie con protagoniste giovani donne. Una serie di libri in cui le storie romantiche di giovani fanciulle si intrecciano con le favole e l’ispirazione gotica della Francés.
I lavori di  Victoria vengono anche usati per poster, magliette, calendari ecc ecc…
Le ispirazioni di Victoria Francés sono da ricercare nell’horror gotico del primo ‘900: trae ispirazione da Edgar Allan Poe, Anne Rice e Howard Phillips Lovecraft, e da Brian Froud e Arthur Rackham per quanto riguarda le illustrazioni. Per questo motivo sono spesso presenti vampiri, donne dai lunghi abiti e fantasmi.


Victoria Francés: opere

  • Favole 1. Lacrime di Pietra (Favole 1. Làgrimas de piedra)
  • Favole 2. Liberami (Favole 2. Libérame)
  • Favole 3. Gelida luce (Favole 3. Gélida luz)
  • Angel Wings
  • Portafolio
  • El corazón de Arlene
  • Misty Circus: 1. Sasha, il piccolo Pierrot
  • Misty Circus: 2. La notte delle streghe
  • Favole ed. integrale (Favole), Spagna: Norma Editorial // Italia: Rizzoli Lizard
  • Il lamento dell’oceano (El lamento del océano), Spagna: Norma Editorial // Italia: Rizzoli Lizard
  • Mater Luna, Spagna: Norma Editorial // Italia: Rizzoli Lizar

Favole: la trilogia

Favole è la trilogia illustrata più celebre dell’autrice. Essenzialmente si tratta di una raccolta di illustrazioni legate da una trama.

L’edizione integrale Rizzoli comprende i tre volumi pubblicati tra il 2003 e il 2007, con l’aggiunta di illustrazioni, schizzi e testi.

Ovviamente, a rendere la trilogia incredibile sono le illustrazioni prima del racconto: luci e – soprattutto – ombre, creature magiche e fantastiche, il tetro e il dolce insieme.

Tra i personaggi ci sono spettri, vampiri, ninfe, streghe e angeli di pietra, fanciulle malinconiche e romantiche.

I protagonisti sono Favole, una fanciulla veneziana, ed Ezequiel, un vampiro dei Carpazi: il vampiro si innamora perdutamente della fanciulla e la porta a vivere nel suo castello.
Con il passare del tempo, il legame tra i due diventa sempre più forte ma il vampiro non viole dannare per l’eternità la sua amata e così la manda altrove per salvarla da questo destino crudele, pur soffrendo per questa decisione.

Ecco che l’intensità delle emozioni trasmesse dalle illustrazioni si fa sempre più forte: un amore puro e indissolubile che non può essere vissuto.

Nel ricercare il suo amato vampiro, Favole si imbatte in diversi personaggi fantastici, tra cui la Vergine del Lago, altri vampiri e così via, girando il mondo intero sulle tracce di Ezequiel.

Tutti i personaggi, umani e non, hanno qualcosa in comune: sono anime dannate, tormentate e costretta ad un destino non desiderato.

Favole è anche un omaggio ai grandi classici della letteratura, tra cui Dracula, I fiori del male e Clarimonde, di cui troviamo citazioni all’inizio e alla fine di ogni volume.

Lo stile dell’autrice è iper-dettagliato; le opere sono realizzate principalmente a matita e china per poi essere colorate. Alla fine della trilogia, troviamo anche una raccolta di schizzi e bozze che raccontano come è nata la trama di Favole e come hanno preso vita i suoi personaggi.

Favole è un autoritratto dell’autrice: le tavole raffiguranti la protagonista sono infatti tratte da fotografie raffiguranti l’autrice stessa!

In conclusione:

Questo libro è adatto ad un pubblico molto variegato: amanti dei libri illustrati, del gotico e del barocco, della letteratura fantasy/dark e così via.

Piccola nota personale: 

Victoria Francés è uno dei miei miti più grandi sin da quando ha pubblicato le sue prime opere: uno dei miei primi disegni, anni fa, si ispirava proprio a Favole ed Ezequiel… è rimasto appeso sopra il mio letto per anni!

Le opere di questa autrice mi ricordano sempre un periodo molto bello per me e, soprattutto, le collego al percorso che ho fatto per trasformare la mia passione nella mia professione… insomma,  Favole è uno dei libri che conservo con più affetto!

Quindi non posso fare altro che consigliarvi questo fantastico libro, sono sicura che vi piacerà!


Altri articoli: Blog

Il Corvo – Graphic Novel

Il corvo: la graphic novel di James O’Barr, che ha dato origine al celeberrimo film con Brandon Lee, viene presentata in questa edizione definitiva curata e integrata dall’autore stesso.

Il corvo: graphic novel di James O’Barr

La trama è conosciuta da tutti ma riassumiamola brevemente: Il corvo racconta la storia di Eric Draven, giovane innamorato a cui viene portata via la fidanzata da un gruppo di malviventi.

Il gruppo aggredisce la coppia, uccidendo Eric e violentando Shelly, per poi uccidere anche lei. Eric rimane intrappolato in uno stato di non-morte, risorgendo grazie al corvo che avrebbe dovuto trasportare la sua anima nel regno dei morti. Questo gli permette di vendicarsi degli assassini, mettendoli prima di fronte alla terribile paura di rivedere colui che hanno ucciso e provare ciò che hanno inflitto ad altri.

Pur faticando ed essendo attanagliato dai ricordi dei giorni felici con Shelly, Eric riesce a ed eliminare la banda di malviventi, uno ad uno, fino ad arrivare al capo – a cui fa provare la stessa straziante agonia imposta a Shelly.

Solo dopo essersi vendicato, Eric torna da Shelly…per sempre. In tutto ciò può contare solo su due persone: il capo della polizia e la sua giovane amica Sarah, a cui era legata anche Shelly.

Le illustrazioni:

Le tavole che compongono la graphic novel sono a dir poco impressionanti per quanto sono espressive. La cosa che le rende ancora più incredibili è il fatto che siano realizzate con due stili diversi per rispecchiare l’atmosfera e i sentimenti dei protagonisti.

Nel presente Eric è devastato dal dolore, è sofferente e arrabbiato, pieno di rancore e desiderio di vendetta. Le illustrazioni ambientate nel presente sono cupe, frenetiche e tragiche allo stesso tempo, con tratti decisi e lineamenti marcati e “spigolosi”.
Nel passato  e nei suoi ricordi Eric era felice e innamorato. Le illustrazioni che rappresentano il passato e i ricordi sono in scala di grigi, realizzate con tratti dolci e armoniosi.

Il contrasto tra le tavole realizzate con uno stile e l’altro e davvero netto: questo accentua tantissimo la percezione dei sentimenti di Eric e dell’atmosfera presente nel momento descritto.

Ciò che realmente riesce a dare intensità alla trama è proprio la capacità dell’illustratore di trasmettere attraverso i suoi disegni quella che, in realtà, è stata la sua tragedia personale.

I testi e la prefazione:

Per quanto riguarda i testi, secondo il mio parere, bisogna fare una distinzione.

Ciò che è stato curato e aggiunto dall’autore è assolutamente necessario per comprendere le scelte che ha fatto nel rivisitare il suo libro dopo vent’anni.

La prefazione è una sorta di spiegazione alle aggiunte fatte, ma anche una “confessione” su alcuni aspetti intimi dell’autore. Per esempio, la parte finale intitolata “Cavallo lucente” ha un significato molto profondo sia per l’autore e sia per la trama. L’autore spiega anche la sua storia personale nascosta dietro i personaggi di Eric e Shelly, una storia per cui si è portato dietro sensi di colpa per una vita, fino a rappresentarli apertamente con “il cavallo lucente”.

Oltre a questa scena, l’autore ha aggiunto tavole inedite che, secondo la sua visione della storia, avrebbero dovuto essere comprese già nella prima edizione ma, per ragioni tecniche ed emotive, non lo sono state.

Eric e Shelly, inoltre hanno due nomi noti: Shelly per Mery Shelly e Eric per Il fantasma dell’opera.

Infine l’autore lascia qualche dichiarazione sulla stesura dei testi originali e sulla realizzazione delle tavole.

Perché la distinzione sui testi? Perché, sempre a mio parere, l’unica pecca di questo libro incredibile è la traduzione dei dialoghi.

In conclusione:

Per gli amanti delle graphic novel questa è un must have. Ma credo che un libro di questa portata possa essere un buon inizio anche per chi volesse avvicinarsi per la prima volta al fumetto… merita davvero!


Recensioni: INDICE

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Le amiche che vorresti e dove trovarle

Le amiche che vorresti e dove trovarle Book Cover Le amiche che vorresti e dove trovarle
Beatrice Masini, Fabian Negrin
Illustrati
Giunti
2019
Copertina rigida
144

Ventidue ritratti di eroine letterarie - da Emma Bovary a Jane Eyre, da Lady Chatterley a Anna Karenina, da Jo a Pippi Calzelunghe, fino ad arrivare alle modernissime Matilde di Roald Dahl o Mina di David Almond - che hanno in comune la caratteristica di uscire dagli schemi della propria società. Le tavole sono diversificate stilisticamente a seconda del carattere e del tipo di personaggio. A ciascuna eroina è dedicato un brano evocativo attraverso cui l’autrice condivide con le giovani lettrici le emozioni e i temi che il personaggio si porta dentro, come una porta che si apre su mondi e sogni sempre nuovi. Età di lettura: da 11 anni.

Le amiche che vorresti e dove trovarle

Le amiche che vorresti e dove trovarle è un libro illustrato realizzato da Beatrice Masini e Fabian Negrin. Si tratta di una raccolta di ventidue ritratti di personaggi femminili, raccontati attraverso parole e immagini. Personaggi diversi tra loro, unici e inimitabili, che hanno fatto la storia della letteratura di ieri e di oggi.

Gli autori

Beatrice Masini è un’autrice italiana, ha scritto libri per bambini, ragazzi e adulti. Vanta molti premi letterari, tra cui il Premio Pippi, il Premio Elsa Morante Ragazzi. Inoltre il Premio Andersen-Il mondo dell’infanzia e il Premio Selezione Campiello, il Premio Alessandro Manzoni e il Premio Viadana per il romanzo Tentativi di botanica degli affetti.

Fabian Negrin è un illustratore attualmente attivo in Italia, di origini argentine. Ha illustrato fiabe per bambini e ragazzi in Europa, America e Asia. Vanta numerosi premi, tra cui la BIB Plaque alla Biennale di Bratislava e il Bologna Ragazzi Award Non-Fiction.

 

Il progetto

Giunti Editore ha selezionato alcuni bookblogger e ha dato loro “in adozione” uno dei ventidue personaggi: il mio è Bibi, protagonista del romanzo Bibi. Una bambina del Nord, scritto nel 1929 da Karin Michaelis.

 

Il libro

Nel libro, per un totale di circa 140 pagine, si alternano astratti del racconto in questione, una citazione tratta da esso e un’illustrazione che ritrae la protagonista; l’impostazione e il progetto grafico, realizzato da Romina Ferrari, sono impeccabili e danno ancora più importanza al contenuto del libro. Le illustrazioni sono straordinarie, non solo per la qualità, ma anche perché ogni illustrazione è realizzata con una tecnica e uno stile diverso, come se ogni personaggio avesse  un libro fatto apposta per sé. Le tecniche utilizzate sono tantissime, ognuna mirata a catturare la caratteristiche più nascoste di ogni personaggio: adorabile.

 

Bibi. Una Bambina del Nord

Trama

Bibi è una bambina danese, figlia di un capostazione e orfana di madre. Libera, curiosa e allegra, ogni volta che lo desidera prende il treno e se ne va in giro, protetta da tutti i capistazione del Paese. Ma i nonni materni non sono d’accordo!! Pubblicato per la prima volta nel 1929, questo è il libro più famoso della scrittrice danese Karin Michaelis, anticonformista e libera quanto la sua eroina, tanto che nella Germania nazista i suoi libri furono messi al bando e bruciati.

Il libro e l’aurtrice

Un libro provocatorio e controverso, tanto da essere messo al bando. La storia di Bibi è quella di una bambina ribelle e indomabile, ma anche di una bambina capace, curiosa, indipendente e – soprattutto – colta. Bibi è una bambina che legge molto e che viaggia in treno per scoprire e conoscere il mondo.

Karin Michaelis mette nei suoi racconti il suo pensiero, la sua determinazione e i suoi messaggi: lei stessa ha ospitato rifugiati in tempi di guerra, per poi dover fuggire in America e tornare a guerra finita. I suoi libri hanno fatto discutere per i contenuti insoliti per l’epoca (L’età pericolosa, per esempio, racconta la storia di una donna divorziata con un uomo più giovane, sicuramente insolita per gli anni in cui è stata scritta) e per i messaggi che trasmettono: libertà, indipendenza, voglia di scoprire il mondo e imparare.

Che cosa aveva fatto, infine?
Niente, se non marinato un po’ la scuola per andare a vedere un pezzettino di mondo.
E il mondo, per che cosa c’era se non per vederlo?

Questa è la storia di Bibi, la bambina che scambia il nome con un’amica perché il suo non le piaceva e perché, in fondo, avrebbe potuto chiamarsi diversamente?

 

In conclusione:

Consiglio questo libro davvero a chiunque: bambini e ragazzi, ma anche adulti; è, infatti, un libro che permette agli adulti di scoprire o riscoprire personaggi che hanno fatto la storia della letteratura e che hanno entusiasmato lettori nel corso degli ultimi decenni. Allo stesso tempo è un libro che può essere letto ai bambini, per avvicinarli alla lettura anche attraverso le bellissime immagini.

Vi lascio il link al sito Giunti Editore, che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggere questa meraviglia in anteprima.

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