ImmagiLettere n.3: Draksangen

Le #ImmagiLettere sono arrivate!!!

?Cosa sono?
L’idea da cui sono nate è quella di “far arrivare una storia a qualcuno”. Una storia nuova, un racconto breve, che arriva per posta e porta con sé un po’ di mangia.

? Non si tratta di un semplice racconto, bensì di un racconto illustrato, imbustato e corredato di sorpresine!

//Un’ImmagiLettera nuova ogni mese: i racconti saranno scritti da diverse autrici e saranno tutti a tema fantasy, steampunk, gotico, horror o fantascientifico.

ImmagiLettere: N.3 DRAKSANGEN

Questa lettera contiene:

    • un racconto breve illustrato da me, scritto da N.C. Tailor
    • il canto sui draghi*
    • il certificato di adozione del drago*
      *questi due avranno senso dopo aver letto il racconto e, mi raccomando, non tradite la promessa!

Il racconto si intitola Draksangen: fantasy classico di ispirazione nordica;
i protagonisti sono due ragazzini che hanno scelto di salvare la specie dei draghi dello sterminio delle creature messo in atto dagli umani.

Per qualsiasi informazione aggiuntiva contattatemi, altrimenti aspettate l’arrivo del postino con le vostre lettere e concedetevi un attimo di relax!


Tutto il materiale contenuto nelle ImmagiLettere è realizzato senza l’uso di plastica.

Le illustrazioni di questa ImmagiLettera sono realizzate a mano con inchiostro e pennino, per poi essere digitalizzate, così come il testo e il titolo del racconto.

 

 

ImmagiLettere n.2: Questo Presente

Le #ImmagiLettere sono arrivate!!!

?Cosa sono?
L’idea da cui sono nate è quella di “far arrivare una storia a qualcuno”. Una storia nuova, un racconto breve, che arriva per posta e porta con sé un po’ di mangia.

? Non si tratta di un semplice racconto, bensì di un racconto illustrato, imbustato e corredato di sorpresine!

//Un’ImmagiLettera nuova ogni mese: i racconti saranno scritti da diverse autrici e saranno tutti a tema fantasy, steampunk, gotico, horror o fantascientifico.

ImmagiLettere: N.2 QUESTO PRESENTE

Questa lettera contiene:

    • un racconto breve illustrato da me, scritto da Sara Vidus 
    • una cartolina che la protagonista lascia per tempi passati o futuri, con un messaggio sempre valido <3
    • un charm… No: è un pezzo della macchina del tempo di Bernice!!

Il racconto si intitola Questo presente: ambientazione Steampunk, protagonista sorprendente!

Per qualsiasi informazione aggiuntiva contattatemi, altrimenti aspettate l’arrivo del Corvo Spaventapasseri con le vostre lettere!


Tutto il materiale contenuto nelle ImmagiLettere è realizzato senza l’uso di plastica.

Le illustrazioni sono realizzate a mano con china e pennino, per poi essere digitalizzate, oppure realizzate in digitale e completate con altri elementi grafici.

 

 

ImmagiLettere n.1: Exurgit Tenebra

Le #ImmagiLettere sono arrivate!!!

?Cosa sono?
L’idea da cui sono nate è quella di “far arrivare una storia a qualcuno”. Una storia nuova, un racconto breve, che arriva per posta e porta con sé un po’ di mangia.

? Non si tratta di un semplice racconto, bensì di un racconto illustrato, imbustato e corredato di sorpresine!

//Un’ImmagiLettera nuova ogni mese: i racconti saranno scritti da diverse autrici e saranno tutti a tema fantasy, steampunk, gotico, horror o fantascientifico.

ImmagiLettere: N. 1 EXURGIT TENEBRA

Questa prima lettera contiene:

    • un racconto breve illustrato da me, scritto da Venus Marion (Autrice di Gloria, Tutti i demoni sono qui, La settima imperatrice, ecc.)
    • la scheda personaggio per il protagonista del racconto, con illustrazioni originali
    • uno sticker adesivo con l’illustrazione del Corvo Spaventapasseri
    • un segnalibro fatto a forma di piuma (di corvo, ovviamente)

Il racconto si intitola Exurgit, Tenebra – Risorgi, Tenebra! e si può definire un fantasy con qualche richiamo all’horror.

Per qualsiasi informazione aggiuntiva contattatemi, altrimenti aspettate l’arrivo del Corvo Spaventapasseri con le vostre lettere!


Tutto il materiale contenuto nelle ImmagiLettere è realizzato senza l’uso di plastica.

Le illustrazioni sono realizzate a mano con china e pennino, per poi essere digitalizzate. I fogli sono antichizzati con caffè.

 

Reflections

Reflections Book Cover Reflections
Cris Ortega
Comics & Graphic Novels
9 January 2014
Copertina flessibile
64

"There is a legend that tells Reynaud Manor is haunted by the apparition of a lady in a wedding gown, seen from time to time reflected in the mirrors.But as its inhabitants are found dead under strange circumstances, what appeared to be a common tale starts to become a fateful reality."Reflections is a one-shot comic book that includes two short stories: "Reflections", an horror story that takes place in victorian times, and "The Valley of Olives", a tragic medieval romance.

Reflections è una graphic novel di Cris Ortega, nota illustratrice spagnola.

In questa sua pubblicazione sono presenti due racconti: il primo dei due, Reflections, da il nome al libro.

Come suo solito, l’artista unisce gotico e romantico all’horror, creando una perfetta combinazione di generi e stili. Il risultato finale è, in questo caso, un fumetto con la struttura narrativa di un giallo classico, ma in cui subentrano componenti tipiche dell’horror.

Nei due racconti, infatti, compaiono fantasmi e presenze sinistre che vengono coinvolte in omicidi e quant’altro.

Reflections: l’arte

La struttura dei racconti è piuttosto semplice, come giusto che sia, per permettere al lettore di concentrarsi maggiormente sulle tavole presenti nel libro.

Cris Ortega è un’artista straordinaria e, ancor di più, è una colorista incredibilmente dotata. In quest’opera in particolare si possono notare le sue abilità di colorista soltanto in copertina, ma il contenuto non è assolutamente di minor qualità nonostante sia in bianco e nero.

Reflections è un libricino che si legge molto in fretta, data la sua lunghezza. Tuttavia, merita soffermarsi sulle illustrazioni per apprezzarlo a pieno.

In conclusione: mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti del fumetto e dei libri illustrati. Personalmente l’ho apprezzato molto… Buona lettura!


Recensioni: INDICE

Spietati gentiluomini

Spietati gentiluomini Book Cover Spietati gentiluomini
Ginn Hale
Fantasy
2016
Copertina flessibile

Belimai Sykes è molte cose. È un prodigo, il discendente di antichi diavoli, una creatura di oscure tentazioni e rari poteri. È anche un uomo con un passato brutale e una pericolosa dipendenza.E Belimai Sykes è l’unico uomo a cui il capitano William Harper può rivolgersi quando deve affrontare una serie di sanguinosi omicidi.Il signor Sykes, però, non lavora gratuitamente e il prezzo della sua frequentazione costerà al capitano Harper ben più della propria reputazione. Dai palazzi sontuosi dei nobili, dove la vivisezione e la stregoneria sono celati da una patina dorata, ai quartieri malsani dei Bassinferi, il capitano Harper deve combattere per la giustizia e per la propria vita.Ha molti nemici e il suo unico alleato è un diavolo che conosce fin troppo bene. Sono questi i pericoli che si incontrano quando si ha a che fare con gli spietati.

Spietati gentiluomini è un romanzo fantasy-gotico moderno con la struttura di base di un thriller.

Difficile da definire? Si. Questo romanzo è molte cose; rientra in generi diversi: ha la struttura di un giallo/thriller, ha alcuni elementi di un horror ma non troppo marcarti, ha del fantasy – senza dubbio.

Spietati gentiluomini

Belimai, il protagonista, è un prodigo dal passato discutibile, con una dipendenza pericolosa, incline all’autodistruzione, troppo duro con sé stesso e intrappolato nei ricordi di un passato tormentato e difficile ma, a tratti, comunque migliore del futuro che lo attende.

Fino al momento in cui viene ingaggiato per indagare sul caso di una misteriosa sparizione: il capitano Harper si rivolge a Belimai per ritrovare la sorella scomparsa ma questo è solo l’inizio della turbolenta avventura, che proseguirà con una serie di sanguinosi omicidi tra umani e prodighi.

Per Belimai e il capitano Harper, però, si intravede una luce alla fine del tunnel: la possibilità di un nuovo inizio, di redenzione e di pace…sarà possibile?

Spietati Gentiluomini è, quindi, molte cose: i prodighi fanno pensare all’horror, l’ambientazione ad un dark fantasy, la struttura ad un thriller.

L’unione di vari generi letterari crea in questo modo un libro originale, con elementi diversi dal solito nonostante la struttura di base sia quella di un giallo.

Lo stile dell’autrice è molto curato. La lettura risulta scorrevole e piacevole; il lettore viene completamente catturato dalla storia dei protagonisti da non curarsi delle pagine che scorrono. Il ritmo di lettura è piuttosto veloce, sia grazie allo stile che alla trama.

In conclusione:

Spietati gentiluomini si è rivelato una belle scoperta: una storia fuori da ogni schema narrativo e d’immaginazione.

Lo consiglio ai lettori che vogliono sperimentare testi nuovi e diversi!

Personalmente non conoscevo l’autrice né il libro, è stato un regalo apprezzatissimo che, oltre al piacere della lettura, mi ha regalato qualche perla di ispirazione per quanto riguarda la creazione dei personaggi e delle ambientazioni immaginarie.


Indice recensioni

Dracula

Dracula! Ediz. illustrata Book Cover Dracula! Ediz. illustrata
Bram Stoker
Classici, Horror
Mondadori
2019
Copertina rigida
531

«Dracula», archetipo delle infinite storie di vampiri narrate dalla letteratura e dal cinema, mette in scena l'eterna lotta tra il Bene e il Male, tra la ragione e l'istinto, tra le pulsioni più inconfessabile e il perbenismo non solo vittoriano. Una storia scaturita dall'inconscio ed entrata in tutti i nostri incubi che questo volume presenta insieme ad altri testi, di Stoker o di altri autori, che rendono conto dell'eccezionale "vitalità" dei non-morti.

Dracula di Bram Stoker è IL grande classico dell’horror gotico: un romanzo epistolare che presenta una nuova versione del vampiro, diversa da quella nota nel folklore popolare fino al momento della sua pubblicazione.

Dracula

Trattandosi di un romanzo interamente epistolare, tutti i fatti che ne compongono la trama sono deducibili da ciò che viene raccontato nello scambio di lettere tra i personaggi principali.

La narrazione inizia il 3 maggio 1890, quando Jonathan Harker parte per la Transilvania e si reca dal Conte Dracula, acquirente di una tenuta a Londra, per conto del suo capo – il Signor Hawkins.

Oltre alle lettere, i fatti vengono raccontati attraverso i diari personali dei protagonisti: Jonathan annota ogni dettagli della sua permanenza presso la dimora del Conte, in modo da non dimenticare ciò che accade e non cadere nella confusione causata dagli avvenimenti strani e da orari e consuetudini particolari del Conte.

In questo modo si apprende, poco per volta, come Jonathan si trovi coinvolto nel piano diabolico del Conte di trasferirsi in Inghilterra per avere accesso illimitato a nuove fonti di nutrimento: il sangue degli inglesi.

Poco alla volta, infatti, Jonathan ha modo di intuire e poi confermare il grande segreto del Conte: è un vampiro.

Dall’altra parte dell’Europa, nel frattempo, Mina e la sua amica Lucy scrivono lettere e diari a loro volta: da questi si può capire come anche loro siano coinvolte in fatti strani e sinistri.

Proprio quando inizia a temere per la propria vita, Jonathan riesce a tornare in Inghilterra… ma questo è solo l’inizio!

Oltre la trama

Dracula è il frutto di studi approfonditi da parte del suo creatore: Stoker, infatti, si è basato su un personaggio storico realmente esistito ma ha anche articolato personaggi e ambientazione in modo che ogni dettagli rappresentasse qualcosa di specifico e assolutamente voluto.

Il Conte rappresenta lo straniero, come veniva visto dal popolo inglese dell’epoca; la sua crudeltà rappresenta ciò che l’Inghilterra ha subito dai popoli invasori.

La scelta dalle Transilvania come luogo d’origine del Male è stata particolarmente oculata: quella terra, infatti, è stata culla di popoli diversi per secoli e ha creato una fusione di religioni, credenze e culture più unica che rara. Inoltre la morfologia di questa zona geografica si adatta perfettamente al genere gotico di Stoker: una terra fredda e ostile, che viene rappresentata come praticabile soltanto da creature non umane.

Il Conte Dracula di Stoker è comunque ispirato alla figura storica del principe Vlad III di Valacchia: governatore della Valacchia – terra al confine con l’Impero Ottomano – fu investito dall’Imperatore Sigismondo di Lussemburgo ed entrò a far parte dell’Ordine del Dragone: Draculea. “Drac” significa sia drago che demonio, da qui l’associazione a “figlio del demonio”.

Vlad III è passato alla storia come Vlad l’Impalatore a causa della sua propensione a punire gli avversari attraverso l’impalatura, tecnica appresa durante i suoi dieci anni di prigionia presso i turchi.

Questo personaggio già di per sé molto complicato e cruento, è stato l’ispirazione perfetta per creare il vampiro elegante e maestoso di Stoker.

Ovviamente la figura del vampiro non ha fatto la sua prima apparizione con Stoker, infatti era già largamente riportata nelle storie popolari e ripresa da altri autori prima di Stoker.

Tuttavia Stoker fornisce una nuova visione del vampiro: elegante, raffinato, subdolo e pianificatore, anziché bestia selvatica e aggressore senza scrupoli.

Sembra che Dracula sia nato da un incubo di Stoker, che poi ha studiato e approfondito nel dettagli tutto ciò che è servito per la composizione del romanzo.

Lo stile di Stoker

Con Dracula, Stoker è diventato il maestro dell’horror gotico, così come altri autori si sono contraddistinti in altre sottocategorie dell’horror: Poe con il classico, Lovecraft con il cosmico e così via.

Oltre alla trama, agli aspetti psicologici, alle metafore e ai personaggi, ciò che rende questo libro un grande classico da leggere assolutamente è lo stile dell’autore.

Si tratta di un romanzo epistolare, perciò ogni “visione” della storia è scritta e trasmessa attraverso i pensieri di personaggi diversi: ogni penna è caratterizzata in modo diverso; ogni personaggio è costruito non solo esteticamente e caratterialmente, ma anche psicologicamente e questo traspare da un diverso stile di scrittura per ogni narratore.

Il ritmo di lettura è lento: ogni dettaglio è volutamente descritto nel modo più accurato e preciso possibile. Questo, unito alla quantità di fatti e alla molteplice narrazione, inevitabilmente rende la lettura più lenta rispetto alla media. Ciò non toglie che sia un romanzo estremamente coinvolgente e appassionante.

Per quanto riguarda il lessico, invece, basta una parola: affascinate. Come ogni classico, grazie al lessico riesce a trasportare il lettore in un’atmosfera d’altri tempi e trasmettere una cura per il linguaggio che non è più così osservata al giorno d’oggi.


In conclusione: consiglio questo libro a tutti gli amanti del genere ma anche agli amanti dei classici; lo stile di Stoker è qualcosa di unico e merita di essere scoperto anche dai lettori meno avvezzi all’horror.

Dracula è il mio romanzo preferito in assoluto, l’ho letto più volte a distanza di anni  e in diverse edizioni. A questo proposito mi permetto di consigliarvi l’edizione OscarVault Mondadori: dire che è estremamente curata è poco. Non solo la copertina, non solo la costa della pagine nera, non solo le illustrazioni interne, le foto d’epoca, gli schizzi: l’insieme. Ogni dettaglio è perfetto!

 

Arte prima dell’anno 1000

Tra l’anno 0 e l’anno 1000 sono successe parecchie cose: guerre, rivolte, esplorazioni, civiltà che sono nate e scomparse. Stranamente però pochi sembrano interessarsi alle forme artistiche che si sono sviluppate in questo lungo periodo di tumulti e civiltà importantissime per la cultura moderna. In realtà la mancanza di documentazione riguardo all’arte rende difficile ricostruire a pieno la linea del tempo della storia dell’arte dall’anno 0 all’anno mille. In ordine cronologico, dall’anno 0, la maggior parte dell’arte si sviluppa in territorio romano, con influenze dalla cultura ellenica.

 

Arte Romana: dall’anno 0 al  400 d.c.

L’arte romana non era un’arte realizzata per il puro godimento estetico ma era spesso creata per fini ben più materiali come per esempio la propaganda. Infatti molte delle opere romane rappresentano capi politici, militari e religiosi e, di conseguenza, celebrano la loro figura e le loro imprese. Un fattore cruciale sia nella società che nell’arte romana è la divisione fra patrizi e plebei: l’arte plebea, indirizzata ad un pubblico ritenuto inferiore, aveva caratteristiche diverse da quella indirizzata ai patrizi. Di rilievo sono le sculture, le incisioni e le opere architettoniche in questo periodo artistico che si estende fino al 476 d.c. ma che è influente ancora oggi.

 Arte Tardoantica dal 400 al  500 d.c.

L’arte tardoantica si estende fino alla fine del v secolo dopo cristo. In questo periodo sono ancora di rilievo le sculture, le incisioni, i rilievi e le opere architettoniche. Sono molte, però, le innovazioni sia tecniche che stilistiche che vengono apportate all’arte in questo periodo precedente all’anno 1000. E’ importante sottolineare che l’influsso cristiano inizia ad essere preponderante, quindi i soggetti ed il modo in cui vengono rappresentati cambia drasticamente.

Arte medievale dal 500 d.c. all’anno 1000.

Il periodo dell’arte medievale si estende per circa mille anni, portandoci verso la fine del nostro viaggio nell’arte dall’anno 0 all’anno mille. Questo periodo, per l’arte e per la società, è profondamente influenzato dalle dottrine religiose.

Il periodo medievale, data la sua estensione temporale, viene diviso in filoni principali. Che sono:
Il filone dell’arte bizantina;
Il filone dell’arte islamica;
Il filone dell’arte romanica;
Il filone dell’arte gotica.

Il filone dell’arte bizantina.

L’arte bizantina ha mantenuto forti influssi in Italia almeno fino alla seconda metà dell’800 d.c. In quest’arte sono protagonisti i mosaici che diventano simbolo della raffinatezza e tecnica artistica. E’ un filone molto ramificato e differenziato in base alle zone in cui si è sviluppat0: dall’influenza persiana a quella romana, dalla nobiltà alle campagne.

Il filone dell’arte islamica.

L’arte islamica si è espressa nel medioevo soprattutto in campo architettonico (le altre arti patirono le limitazioni che l’Islam impone alla rappresentazione figurativa, a partire da Allah). La diffusione dell’arte islamica avviene principalmente in nord Africa, medio oriente, Sicilia e penisola iberica.

Il filone dell’arte romanica.

L’arte romanica è quella, che in tutte le sue forme, rappresenta al meglio il periodo di conflitti e tumulti nella società e nelle istituzioni. L’arte romanica rappresenta anche il conflitto religioso che era in corso, specialmente per quando riguarda la raffigurazione di figure religiose. La massima diffusione di questo filone d’arte medievale avviene attorno all’anno 1000 grazie alla rinascita del lavoro e all’affermazione del ceto borghese.

Il filone dell’arte gotica.

Questo filone conclude il nostro viaggio e ci porta oltre l’anno 1000, questo periodo è un periodo di distruzione delle regole e dei dogmi dell’arte classica (gotico, da Goti, uno dei nomi attribuiti ai barbari). Il gotico è anche un periodo di traguardi nella tecnica e nello stile, rappresenta la massima evoluzione del romanico.

 


L’arrivo del millennio

Continua con: Movimenti artistici, la linea del tempo


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Vampiri – Il mondo delle ombre

Vampiri. Il mondo delle ombre Book Cover Vampiri. Il mondo delle ombre
Jessica Pires
Design
Rizzoli
2010
Copertina rigida
64

È stato Bram Stoker a superare l'idea dei vampiri sanguinari introducendo, nel suo famoso romanzo Dracula, l'elemento dell'amore. E questa è l'immagine che di queste affascinanti creature è sopravvissuta fino a oggi, rendendoci testimoni di un mito ineguagliato, che si rinnova continuamente. Perché il vampiro del XXI secolo vuole uscire dalle tenebre e ritornare umano, vuole, ricominciare ad amare. E la sua, venendo da un immortale, è una promessa di amore eterno. Per mano di grandi creatori, il volume ci immerge in questa rinnovata mitologia vampiresca, e ci cattura con la sua magia. Tra gli illustratori: Bibian Blue, Victoria Francés, Diego Latorre, Nekro, Chris Ortega.

Vampiri – Il mondo delle ombre è un libro illustrato che contiene tavole di dieci grandi artisti contemporanei, illustratori e non.

Il tema predominante è ovviamente quello dei vampiri, come si può intuire dal titolo, unito al “mondo delle ombre” inteso come mondo misterioso, dark, popolato da spettri e anime in pena.

Gli artisti…

Bibian Blue

Artista eccentrica e particolare, è una delle maggiori rappresentanti della moda goth-underground contemporanea: possiede laboratori come stilista e partecipa a spettacoli di moda in tutto il mondo.

Melanie Delon

Melanie Delon è un’illustratrice freelance e una istruttrice di disegno digitale. I suoi personaggi, spesso donne, sono immersi in ambientazioni ampie e dettagliate che raccontano la storia del personaggio stesso. I colori freddi sono predominanti e conferiscono ai lavori della Delon un aspetto cupo e freddo.

Victoria Frances

Victoria Frances è una disegnatrice e illustratrice spagnola. I lavori della Francés alternano colori freddi come grigi, azzurri e carboncini a colori caldi; questo perchè in base al tipo di sensazione che il personaggio deve comunicare Victoria Francés sceglie diversi approcci al disegno, pur mantenendo il suo stile gotico e cupo.

Suzanne Gildert

Suzanne Gildert è un’illustratrice digitale, i suoi lavori sono raccolti nel progetto Gothicfall, il quale viene descritto dall’autrice stessa come un’esplorazione dei confini che esistono tra opposti come bene e male, luce e oscurità.

Diego Latorre

Diego Latorre è un illustratore, regista e videomaker. Noto anche per i suoi lavori nel mondo dei fumetti e della musica, Latorre ha uno stile molto particolare che l’ha reso ricercato per la produzione di opere che dessero un taglio distintivo ad un progetto.

Nekro

Nekro è un’illustratrice digitale che predilige creare composizioni complesse e molto dettagliate, solitamente in bianco e nero con qualche tocco di colore identificativo del personaggio.

Rebeca saray

Rebecca Saray è un’illustratrice, disegnatrice e fotografa spagnola. I soggetti della Saray sono quasi tutte donne, il cui viso è la parte centrale dell’opera.

Arantza sestayo

Arantza  Sesatyo è un’illustratrice Spagnola, il cui lavoro viene descritto da sé stessa come “fantasy puro con un tocco di erotismo“.

Katarina Sokolova

Katarina Sokolova è una disegnatrice in digitale e non, i suoi lavori sono esplosioni di colori e dettagli, spesso però con un tocco gotico.

Cris Ortega

Cris Ortega è un’illustratrice digitale, i suoi lavori mescolano romantico e gotico, talvolta con uno stile da fumetto.

La raccolta: Vampiri – Il mondo delle ombre

La raccolta è davvero incredibile: tanti stili, tante tecniche, tante opere uniche! La consiglio a tutti gli amanti del dark-gotico e dei libri illustrati!

I testi sono pochi e sono perlopiù citazioni abbinate alla tavola su cui sono riportate.

Nelle ultime pagine si trovano anche alcune informazioni sugli artisti e sulle loro opere pubblicate!

Buona lettura o… buona visione!


Altre recensioni: INDICE

 

Favole, Victoria Francés

Victoria Francés

Victoria Francés è un’illustratrice spagnola. La sua carriera nel fantasy inizia con “Favole”, inizialmente pubblicato come singolo libro e poi diventato una trilogia edita da Rizzoli.
In questa trilogia di libri le illustrazioni sono accompagnate da storie con protagoniste giovani donne. Una serie di libri in cui le storie romantiche di giovani fanciulle si intrecciano con le favole e l’ispirazione gotica della Francés.
I lavori di  Victoria vengono anche usati per poster, magliette, calendari ecc ecc…
Le ispirazioni di Victoria Francés sono da ricercare nell’horror gotico del primo ‘900: trae ispirazione da Edgar Allan Poe, Anne Rice e Howard Phillips Lovecraft, e da Brian Froud e Arthur Rackham per quanto riguarda le illustrazioni. Per questo motivo sono spesso presenti vampiri, donne dai lunghi abiti e fantasmi.


Victoria Francés: opere

  • Favole 1. Lacrime di Pietra (Favole 1. Làgrimas de piedra)
  • Favole 2. Liberami (Favole 2. Libérame)
  • Favole 3. Gelida luce (Favole 3. Gélida luz)
  • Angel Wings
  • Portafolio
  • El corazón de Arlene
  • Misty Circus: 1. Sasha, il piccolo Pierrot
  • Misty Circus: 2. La notte delle streghe
  • Favole ed. integrale (Favole), Spagna: Norma Editorial // Italia: Rizzoli Lizard
  • Il lamento dell’oceano (El lamento del océano), Spagna: Norma Editorial // Italia: Rizzoli Lizard
  • Mater Luna, Spagna: Norma Editorial // Italia: Rizzoli Lizar

Favole: la trilogia

Favole è la trilogia illustrata più celebre dell’autrice. Essenzialmente si tratta di una raccolta di illustrazioni legate da una trama.

L’edizione integrale Rizzoli comprende i tre volumi pubblicati tra il 2003 e il 2007, con l’aggiunta di illustrazioni, schizzi e testi.

Ovviamente, a rendere la trilogia incredibile sono le illustrazioni prima del racconto: luci e – soprattutto – ombre, creature magiche e fantastiche, il tetro e il dolce insieme.

Tra i personaggi ci sono spettri, vampiri, ninfe, streghe e angeli di pietra, fanciulle malinconiche e romantiche.

I protagonisti sono Favole, una fanciulla veneziana, ed Ezequiel, un vampiro dei Carpazi: il vampiro si innamora perdutamente della fanciulla e la porta a vivere nel suo castello.
Con il passare del tempo, il legame tra i due diventa sempre più forte ma il vampiro non viole dannare per l’eternità la sua amata e così la manda altrove per salvarla da questo destino crudele, pur soffrendo per questa decisione.

Ecco che l’intensità delle emozioni trasmesse dalle illustrazioni si fa sempre più forte: un amore puro e indissolubile che non può essere vissuto.

Nel ricercare il suo amato vampiro, Favole si imbatte in diversi personaggi fantastici, tra cui la Vergine del Lago, altri vampiri e così via, girando il mondo intero sulle tracce di Ezequiel.

Tutti i personaggi, umani e non, hanno qualcosa in comune: sono anime dannate, tormentate e costretta ad un destino non desiderato.

Favole è anche un omaggio ai grandi classici della letteratura, tra cui Dracula, I fiori del male e Clarimonde, di cui troviamo citazioni all’inizio e alla fine di ogni volume.

Lo stile dell’autrice è iper-dettagliato; le opere sono realizzate principalmente a matita e china per poi essere colorate. Alla fine della trilogia, troviamo anche una raccolta di schizzi e bozze che raccontano come è nata la trama di Favole e come hanno preso vita i suoi personaggi.

Favole è un autoritratto dell’autrice: le tavole raffiguranti la protagonista sono infatti tratte da fotografie raffiguranti l’autrice stessa!

In conclusione:

Questo libro è adatto ad un pubblico molto variegato: amanti dei libri illustrati, del gotico e del barocco, della letteratura fantasy/dark e così via.

Piccola nota personale: 

Victoria Francés è uno dei miei miti più grandi sin da quando ha pubblicato le sue prime opere: uno dei miei primi disegni, anni fa, si ispirava proprio a Favole ed Ezequiel… è rimasto appeso sopra il mio letto per anni!

Le opere di questa autrice mi ricordano sempre un periodo molto bello per me e, soprattutto, le collego al percorso che ho fatto per trasformare la mia passione nella mia professione… insomma,  Favole è uno dei libri che conservo con più affetto!

Quindi non posso fare altro che consigliarvi questo fantastico libro, sono sicura che vi piacerà!


Altri articoli: Blog

Arte horror dal ‘900 in poi

La scorsa settimana abbiamo parlato di Arte Horror dal 500 al 900, ora proseguiamo con le opere più famose del ‘900.

Arte horror dal 1900: Munch e Dalì

Munch è stato uno degli artisti che hanno rappresentato in modo sconcertante e sorprendente un elemento fondamentale dell’horror: la paura.

Il dipinto più celebre e più espressivo dell’artista è sicuramente L’urlo. Questo dipinto è nato spontaneamente da una percezione dell’artista stesso:

«Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura… E sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura».

Questo quadro rappresenta a tutti gli effetti l’angoscia e la paura del genere umano in un solo uomo: esile, “piccolo” e tremendamente impaurito.

La morte di Marat – Edvard Munch

Ma L’Urlo non è il solo  dipinto celebre e significativo di Munch: nel 1907,  creò un’ interpretazione delirante del celebre delitto, ambientandolo in una camera da letto. L’opera è estremamente realistica e vivida, creata dall’artista con un senso di rancore nei confronti dell’amante che lo ha abbandonato in seguito al peggioramento dei suo disturbi psicologici.

Salvador Dalì. Maestro di strnezze

Dalì, maestro di stranezze, ha rappresentato in una delle sue opere più celebri ben tre elementi dell’arte horror: paura, morte e desolazione. Si tratta della celebre opera Il volto della guerra, in cui un grande teschio su una terra desolata, è l’emblema degli effetti della guerra. Realizzato proprio durante la Seconda Guerra Mondiale, Il volto della morte, vuole rappresentare il peggio dell’essere umano: quello che genera paura e quello che ne è vittima.

Dal 1950

Dopo il 1950 ci sono stati molti più artisti ad aver realizzato opere d’arte horror, soprattutto negli ultimi decenni (ma di questi parleremo nel prossimo articolo).

Francis Bacon, horror sfacciato.

Già dalla loro prima apparizione nel 1950, i ritratti grotteschi di Papa Innocenzo X dipinti da Francis Bacon, hanno suscitato pareri contrastanti. Horror senza dubbio, anche grazie ad un uso innovativo del colore, ma altrettanto provocatori, visto il soggetto raffigurato.

Bacon ha creato più di 45 varianti del “Ritratto di Innocenzo X” di Diego Velázquez (1650), distorcendo il Papa in tutti i modi possibili.

Zdzisław Beksiński e il macabro.

Zdzisław Beksiński è noto come uno dei maggiori artisti polacchi della seconda metà del ‘900. Ha iniziato la sua vita artistica come fotografo, per poi dedicarsi alla pittura. Nel 1971, però, ha subito un grave incidente stradale che lo ha portato a settimane di coma e a una lunga convalescenza.

Una volta uscito da questo periodo, la sua arte ha subito un radicale cambiamento, trasformandosi in arte gotico-surreale, macabra ed estremamente espressiva.

Da quel momento ha iniziato a dipingere figure mostruose, esseri putridi e corrotti, nature morte e architettura macabra.

Con il passare degli anni, la vita dell’artista è diventata sempre più complicata: ha perso la moglie, poi il figlio e infine è stato ucciso dal figlio del suo maggiordomo a cui aveva rifiutato un prestito.

Belsinski è rimasto comunque uno dei più famosi pittori della sua epoca in tutto il mondo, soprattutto in America e in Giappone, dove le sue opere sono state esposte all’Osaka Art Museum.

 

 


Per gli altri articoli sull’arte: MUSEO ASTRATTO

I maestri dell’horror

Ottobre è il mese dell’horror, dello stupore e della paura. Per questo motivo, sul blog, pubblicheremo una serie di articoli dedicati ai maestri dell’horror nella letteratura mondiale.

Il terrore può nascere nelle menti dei lettori in diversi modi, ed ognuno dei maestri che approfondiremo nelle prossime settimane ha contribuito alla creazione di una particolare tipologia di horror.

I maestri dell’horror: gotico.

Dracula: non occorrono altre parole per descrivere il mistero, il carisma e il terrore che Bram Stoker ha instillato nei suoi personaggi e nelle sue storie; tra tutte la più famosa, appunto, Dracula.

L’horror gotico è ormai parte della cultura moderna, i vampiri hanno subito centinaia di mutazioni nel tempo, così come i lupi mannari. Ma il concetto fondamentale è sempre lo stesso: mescolare una belva feroce o inquietante con la malvagità e l’ingegno tipici dell’essere umano.

I maestri dell’horror: “classico”.

Quante volte, leggendo un libro o guardando un film horror, vi è capitato di avere un’immagine impressa nella retina o nella mente: la luna piena illumina, un cimitero, corvi volano verso l’orizzonte staccandosi da un ramo di un albero morente; albero sul quale riposa, in eterno, quello che era il protagonista del racconto, impiccato? Se queste immagini vi hanno suscitato dei ricordi, molto probabilmente vi siete imbattuti nell’horror che prende ispirazione dal maestro Edgar Allan Poe: poeta e scrittore.

I maestri dell’horror: cosmico.

Ed eccoci finalmente all’inventore della fantascienza, dell’horror cosmico: Howard Philips Lovecraft. L’horror cosmico non usa sangue, fantasmi o assassini ma usa la paura che è instillata da sempre nel genere umano: la paura dell’ignoto.

Le storie di Lovecraft spingono la mente dei protagonisti, e del lettore, in luoghi nei quali non sarebbe mai dovuta stare e sfruttano ciò che non si può conoscere, ciò che non si può descrivere per far sentire indifeso il lettore.

I maestri dell’horror: simbolico.

L’horror migliore è quello che usa le forti immagini caratteristiche del genere per inviare un messaggio, una critica o raccontare una storia molto più complessa di quella che appare in superficie.

E’ molto più semplice da spiegare con un esempio.
Un uomo decide di intraprendere un viaggio verso luoghi sconosciuti del globo, pur sapendo che Dio glielo vieta, nell’aldilà la sua punizione è quella di bruciare in eterno: come la sua insaziabile curiosità.

Il maestro dell’horror simbolico, oltre che della letteratura in generale, Dante ha creato il genere nell’Inferno della Divina Commedia; in seguito altri autori hanno preso spunto dalle allegorie del sommo poeta per creare opere del terrore più profonde e complesse. 

Nelle prossime settimane analizzeremo ognuno di questi autori, sottolineando la loro influenza nel genere horror e nella letteratura in generale. Non mancate!


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Caravaggio


Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi da Caravaggio ( 29 settembre 1571 – 18 luglio 1610), è stato un pittore italiano famoso in tutto il mondo.

Nato a Caravaggio in provincia di Milano, inizia il suo apprendimento dell’arte sin da ragazzino tra Milano e Venezia per poi spostarsi, in età adulta, a Roma, Napoli e Malta e, infine, in Sicilia.

Unisce una rappresentazione estremamente verosimile e coinvolgente delle emozioni umane ad un uso meticoloso e scenografico delle luci, influenzando la pittura barocca a creando un nuovo movimento artistico: il caravaggismo.

Contraddistinto sin da bambino da una personalità irrequieta, cupa e burrascosa, è oggetto di diversi eventi gravi e spiacevoli tra cui il coinvolgimento in una rissa da bassifondi romani. Dopo questo evento viene condannato a morte, nel 1606 e passa il resto della vita a scappare dalla condanna.

Caravaggio: l’arte e l’artista

Nominando Caravaggio, le prime immagini che si presentano nella mente sono nature morte e soggetti “ammiccanti”.

Ed è proprio ciò che ha reso grande l’artista: la rappresentazione di ragazzi di strada semi-svestiti è già di per sé un grande affronto alla società, alla mentalità e all’arte dell’epoca.

Perché, per quanto le città italiane nel 1500 fossero disseminate di prostitute, mendicanti e ragazzini dediti alla prostituzione, l’arte “si rifiutava” di rappresentare tutto ciò e preferisce lusso, abiti e pose autorevoli.

Caravaggio rappresenta la realtà: è ispirato da modelli di fortuna, ragazzini e prostitute, scende di vita quotidiana.

Nei suoi quadri rappresenta il peccato, l’appagamento dei sensi, la tentazione, la seduzione, il vizio, il piacere.

Anche per le opere su commissione, Caravaggio esce da ogni schema noto: rappresenta difetti, deformità, sporcizia, insomma: la realtà accentuata dal suo sconvolgente uso di colori, luci e ombre.

Per questo motivo riceve critiche e disapprovazioni, soprattutto da nobili e clero. Tuttavia, riesce anche a collezionare una serie di amicizie importanti, la famiglia Colonna e il cardinale Del Monte, per esempio.

 

Dopo la morte, viene quasi dimenticato volontariamente: sono tanti gli artisti e i personaggi illustri a non apprezzare la sua arte cruda e sfacciata, tant’è che viene accantonato e denigrato da alcuni artisti suoi successori.
Fortunatamente, in seguito, la sua arte viene rivalutata e viene riconosciuto come la sua innovazione abbia influenzato grandemente i movimenti artistici dei secoli a venire.

Film e libri:

  • Caravaggio, il pittore maledetto (1941), diretto da Goffredo Alessandrini. FILM
  • Caravaggio (1986), diretto da Derek Jarman. FILM

 

  • Milo Manara, Caravaggio – La tavolozza e la spada, graphic novel, Panini Comics collana 9L, maggio 2015. FUMETTO

 

  • Maurizio Calvesi, Caravaggio, Giunti, 1986
  • Roberto Longhi, Caravaggio, Firenze, Giunti, 1998
  • Sebastian Schütze, Caravaggio. L’opera completa, TASCHEN GmbH, Colonia, 2009
  • Costantino Baroni, Tutta la pittura del Caravaggio, Milano, Rizzoli, 1956
  • Lionello Venturi, Il Caravaggio, con prefazione di Benedetto Croce, Novara, Istituto geografico De Agostini, 1951

Mondadori Editore

Un libro veramente ben strutturato, con moltissime immagini e approfondimenti sia sull’artista e sia sulle opere. CONSIGLIATISSIMO!

Il volume dedicato allo stile Gotico si suddivide in più parti:

  1. Introduzione: contesto storico, accenni sulla vita
  2. La vita: come uomo e poi come artista
  3. Le opere: analisi delle opere dal punto di vista tecnico
  4. L’uomo e l’artista: informazioni aggiuntive

Infine vengono riportati un’antologia critica contenente citazioni di famosi critici dell’arte, una cronologia degli eventi più importanti e un sommario delle informazioni contenute nel libro.
Inoltre, sempre verso la fine del volume, si può trovare un elenco dei luoghi in cui si possono ammirare la opere di Caravaggio esposte al pubblico: un’appendice molto interessante per gli appassionati!


Fonte immagini: wikipedia

Per altri articoli sulla storia dell’arte: MuseoAStratto

Il divoratore d’ombra

Il libro:

Il divoratore d’ombra è il primo volume della saga Corona delle Rose, una saga fantasy che si dimostra coinvolgente già dal primo capitolo.

Perché dal primo capitolo? Perché ha una trama molto fitta e intricata, con avvenimenti repentini e passaggi veloci. Il ritmo di lettura però, a mio parere, cambia a metà del libro: la prima parte è più lenta e, dopo un’introduzione a luoghi e personaggi, si snoda interamente intorno ad un solo evento; nella seconda parte, invece, il ritmo aumenta nettamente a causa della quantità di eventi e dei personaggi che ne fanno parte.

In questo caso, credo che lo stile semplice e fluido dell’autore aiuti a bilanciare le due metà del libro e a semplificare l’apprendimento di tutti i contenuti (soprattutto nella parte introduttiva e nella seconda metà).

La particolarità del libro è l’ambientazione: un mondo fantastico inventato dall’autore, che fornisce una grande quantità di dettagli e descrizioni utili per potersi immaginare i luoghi e l’atmosfera – definendo tratti fantasy, dark e gotico-medievali.
Non solo: allo stesso modo, anche i personaggi, le credenze e gli Dei, le magie e le usanze sono tutte frutto dell’immaginazione dell’autore, che ha creato un mondo alternativo con ogni particolare possibile.

Ci si trovano davanti, quindi, due “fazioni”: quella degli Oblati e quella degli Haorianm. Si ha la possibilità di approfondire usanze e credenze di entrambe proprio grazie ai protagonisti, Crios e Logren.

I due protagonisti sono amici sin dall’infanzia ma destinati a ruoli opposti: Crios è destinato a diventare un temutissimo Divoratore d’Ombra, mentre l’amico Logren sembra dover diventare l’antagonista.

Su questa base si sviluppa il resto del racconto, lasciando però alcuni misteri irrisolti, che verranno portati a termine nel secondo volume della saga.

In conclusione:

Ho apprezzato molto questo libro e lo consiglio a tutti gli appassionati del genere fantasy e non solo!
Oltre alla trama e ai personaggi, ho apprezzato molto l’impostazione del libro: le prime pagine sono dedicate ad una prefazione che orienta il lettore sul punto di vista dell’autore sul genere fantasy e che introduce alla lettura del primo volume della saga.

Dopodiché troviamo le mappe di Muelnor e Arbor, molto utili per orientarsi in questo mondo sconosciuto. Successivamente, un elenco dei personaggi e del loro ruolo (trattandosi di una quantità considerevole di nomi di fantasia l’ho trovata una cosa ottima!).

Poi, i capitoli: all’inizio di ogni capitolo, oltre al titolo, troviamo una breve introduzione che aiuta a immaginare la scena che sta per essere letta

“Il Vento Ancestrale”

La parte vecchia di Muelnor si presenta come un ammasso di case in
pietra sormontate da bertesche completamente chiuse, con feritoie per gli
arcieri e caditoie per gettare materiali infuocati; tunnel e ponti coperti
collegano fra loro le postazioni, costituendo una città sopra un’altra,
studiata, in caso di penetrazione, per offrire ai soldati la possibilità di
spostarsi dal Maniero in qualunque direzione e poter colpire le truppe
avversarie in tutta tranquillità e al riparo.

(dal primo capitolo)

A questo punto non posso fare altro che consigliarvelo, segnalandovi anche il secondo volume “L’Obelisco dei Divoratori” e lo spin-off “L’Ancella di Crios”.

L’autore:

Riporto di seguito la biografia che l’autore mi ha gentilmente inviato:

Sono nato a Tivoli il 6 Gennaio del 1975.
Ricordo molto bene quando tutto è iniziato… come in un sogno mi passano davanti le
immagini dei miei eroi dell’infanzia, a iniziare da Luke di Star Wars. Ho scritto il mio
primo racconto fantastico in quarta elementare, un susseguirsi di vicende mirabolanti che
vedevano coinvolto me stesso; manifestavo il bisogno di vivere in prima persona le
imprese e soprattutto le emozioni dei miei amati beniamini. Il mio primo amore è stata
Lamù, indimenticabile, e come non menzionare l’incantevole Creamy o l’adorabile cara
dolce Kyoko; nei miei racconti ho amato ognuna di loro, ma ero principalmente l’eroe
d’imprese epiche: Peter Rey di Gundam, Tekkaman, Pegasus de I Cavalieri dello
Zodiaco, Jean de Il Mistero della Pietra Azzurra. Ero con Bastian de La Storia
Infinita, quando si è rifugiato nella soffitta della scuola; ero con Mikey de I Goonies,
quando ha scoperto la mappa del tesoro di Willy l’Orbo; ero con Indiana Jones, quando
ha assistito all’apertura dell’Arca dell’Alleanza; ero con Frodo de il Signore degli Anelli,
quando ha iniziato il viaggio per il Monte Fato. Ognuno di loro ha contribuito
profondamente alla mia crescita caratteriale e letteraria, esaltando il mio lato romantico,
enfatizzando la ricerca della giustizia, spronandomi a perseguire valori e virtù come il
coraggio, l’eroismo, il senso di responsabilità; devo a loro anche il senso di meraviglia
che mi spinge a cercare nella vita e nei miei scritti emozioni ed esperienze sempre più
spettacolari.
Ho fatto della mia vita un grande sogno, una grande avventura: dal titolo del mio primo
romanzo pubblicato, La Rosa dei Nirb, è nata un’associazione ludica che porta lo stesso
nome e si occupa di giochi di ruolo da tavolo e dal vivo; ho fatto forgiare da un fabbro la
Spada delle Virtù del protagonista di uno dei miei romanzi; ho fatto cucire un abito
regale per indossarlo nelle presentazioni dei miei romanzi e negli eventi. Ho in cantiere
nuove e strepitose sorprese, tra cui la realizzazione del gioiello magico indossato dal
protagonista de Il Divoratore d’Ombra. Mi piace scrivere per condividere tutto il mio
entusiasmo, per trasmettere ai lettori le sensazioni che provo, con la speranza di
divertirli, ma soprattutto per stimolarli a realizzare i propri sogni.
Ho affinato l’arte dello scrivere imparando da grandi maestri, a iniziare da Tolkien e da
Michael Ende, ma anche e soprattutto leggendo Terry Brooks, con la sua Saga di
Shannara e Joe Dever, con i Librogame di Lupo Solitario. La prima pubblicazione
arriva dopo aver conosciuto il mondo dei Giochi di Ruolo, dopo Dungeons &amp; Dragons.
Avendo ricoperto il ruolo di Master per parecchi anni, sorse la necessità e l’opportunità
di creare un mondo dove ambientare le sessioni di gioco e così è nata Arbor, un’isola-
continente dove nascono tutte le avventure e le storie per i miei romanzi; con La Rosa
dei Nirb(2002) e Il Muro d’Ombra(2005) iniziai a far conoscere il frutto della mia
fantasia; si trattava di romanzi autoconclusivi che descrivevano una terra popolata da razze,
più o meno appartenenti al panorama classico, le quali convivevano con realtà
soprannaturali di natura angelica.

Oltre a tutto ciò, l’autore vanta diverse nomine e premi per i suoi scritti… seguitelo!

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