L’arte di conoscere se stessi

L'arte di conoscere se stessi Book Cover L'arte di conoscere se stessi
Arthur Schopenhauer, Franco Volpi,
Filosofia
2003
117

Avviato nel 1821 e proseguito poi nei decenni successivi, questo “libro segreto” consisteva probabilmente in una trentina di fogli fitti di annotazioni autobiografiche, ricordi, riflessioni, norme di comportamento, massime e citazioni che Schopenhauer aveva registrato come ciò che gli stava più a cuore, come una sorta di distillato della propria personale saggezza di vita: le regole di un'arte per conoscere se stessi e, nel contempo, per rendere meno difficile la convivenza con gli altri e l'orientamento nel mondo: “Volere il meno possibile e conoscere il più possibile è stata la massima che ha guidato la mia vita”


L’arte di conoscere se stessi di Arthur Schopenhauer

Arthur Schopenhauer, filosofo tedesco del XIX secolo, è noto per le sue profonde riflessioni sulla filosofia della vita e sulla conoscenza di sé. Il suo libro “L’arte di conoscere se stessi” (in tedesco “Die Kunst, sich selbst zu erkennen”) è un’opera che invita i lettori a esplorare la propria interiorità e a comprendere meglio la natura umana. In questa recensione SEO, esamineremo il significato di questo libro e l’importanza dell’autore nel panorama filosofico.

La cortesia, al pari di un gettone, è palesemente una moneta falsa: lesinarla dimostra ottusità; usarne con liberalità invece intelligenza. Chi al contrario spinge la cortesia fino

a sacrificare interessi reali è come chi dispensa monete d’oro autentiche al posto di gettoni.

Arthur Schopenhauer: L’autore dietro il capolavoro

Arthur Schopenhauer (1788-1860) è stato uno dei pensatori più influenti della sua epoca. Le sue opere hanno lasciato un’impronta duratura sulla filosofia occidentale e hanno ispirato numerosi pensatori successivi, tra cui Friedrich Nietzsche. Schopenhauer era noto per la sua visione pessimistica della vita, ma anche per la sua acuta intuizione sulla condizione umana.

Schopenhauer trascorse gran parte della sua vita a scrivere e a riflettere sulla filosofia, cercando di rispondere a domande fondamentali sulla natura dell’esistenza umana e sulle sofferenze che l’accompagnano. Questa profonda introspezione si riflette chiaramente nel suo libro “L’arte di conoscere se stessi”.

. La cortesia è quindi per l’uomo ciò che il calore è per la cera.

“L’arte di conoscere se stessi”: Un viaggio nell’interiorità umana

Il libro di Schopenhauer è una guida filosofica per coloro che desiderano esplorare il proprio mondo interiore. Egli sostiene che la vera conoscenza di sé non può essere raggiunta attraverso lo studio esterno o attraverso l’osservazione degli altri, ma solo attraverso una profonda introspezione. L’autenticità e la sincerità verso se stessi sono fondamentali per questa ricerca.

il mezzo più sicuro contro l’odio verso il genere umano è disprezzarlo

Schopenhauer esplora le passioni umane, i desideri e le illusioni che spesso ci distolgono dalla comprensione di chi siamo veramente. Egli offre consigli pratici su come superare le trappole della vita quotidiana e come raggiungere una conoscenza più profonda di sé stessi.

La ricerca del significato della vita

Uno dei temi centrali del libro è la ricerca del significato della vita. Schopenhauer crede che la vita sia permeata dalla sofferenza e dall’insoddisfazione, ma sostiene che la conoscenza di sé può aiutarci a trovare una forma di redenzione. La consapevolezza delle nostre passioni e dei nostri desideri ci permette di liberarcene e di raggiungere una forma di tranquillità interiore.

Schopenhauer afferma che la vera felicità non risiede nella ricerca incessante del piacere, ma nella riduzione dei desideri e nella comprensione della natura effimera delle nostre passioni. Questa prospettiva offre una visione unica sulla ricerca della felicità e del significato nella vita.

Da come gli altri si comportano con noi non dobbiamo desumere e apprendere chi siamo noi, bensì chi sono loro

Conclusioni

“L’arte di conoscere se stessi” di Arthur Schopenhauer è un’opera filosofica che invita i lettori a esplorare il proprio mondo interiore, a comprendere le passioni umane e a cercare il significato della vita. La profonda saggezza di Schopenhauer e la sua capacità di analizzare la natura umana lo rendono un’autorità nel campo della filosofia esistenziale.

Questo libro è una risorsa preziosa per coloro che desiderano intraprendere un viaggio di auto-scoperta e di comprensione della vita umana. La sua eredità filosofica continua a ispirare e a influenzare generazioni di pensatori, e offre un’importante prospettiva sulla ricerca della conoscenza di sé e della felicità. In sintesi, “L’arte di conoscere se stessi” è una lettura imperdibile per chiunque sia interessato alla filosofia della vita e alla ricerca del significato.

Altri spunti di lettura

@alice.sogno

Kintsukuroi

Kintsukuroi. L'arte giapponese di curare le ferite dell'anima. Book Cover Kintsukuroi. L'arte giapponese di curare le ferite dell'anima.
Tomas Navarro
Psicologia
2022
e-book

Il kintsukuroi è l'antica arte giapponese del riparare le ceramiche frantumate. Quando un vaso va in mille pezzi, i maestri artigiani del kintsukuroi ne raccolgono i frammenti e li saldano, riempiendo le crepe sottili con pasta d'oro o d'argento. Non nascondono le fratture, ma le esaltano, poiché considerano che un vaso riparato mostri tanto la fragilità quanto la forza di resistere. In questo sta la vera bellezza. L'incontro con questa pratica tradizionale giapponese, la filosofia zen e la psicologia occidentale produce un modo nuovo di guardare gli oggetti che ci circondano, così come noi stessi, rispettandone la fragilità, le cicatrici, i segni del tempo. Siamo ciò che siamo perché siamo stati ciò che siamo stati. Tomás Navarro, con gentilezza, ci insegna ad applicare l'arte del kintsukuroi alle nostre vite, fornendoci tutti gli strumenti per diventare maestri nella cura delle nostre ferite: solo così impareremo a ricomporre le fratture dell'anima e a fare di noi stessi creature sempre più forti e preziose. Una guida per imparare a trasformare le avversità in vere opportunità per diventare più resistenti, più interessanti, più belli.

Kintsukuroi: Riflessioni sulla Resilienza attraverso l’Antica Arte Giapponese

Nel mondo frenetico e spesso frammentato in cui viviamo, alla ricerca di ispirazione e saggezza, il libro “Kintsukuroi” offre una visione “lenta e pacifica” dell’evoluzione personale. Questo affascinante volume ci introduce all’antica arte giapponese del Kintsugi, offrendo riflessioni profonde sulla resilienza umana e sulla bellezza delle crepe.

L’Arte del Kintsugi e la Metafora della Resilienza

“Kintsukuroi” ci guida attraverso il mondo affascinante del Kintsugi, l’arte giapponese di riparare oggetti frantumati con l’oro o altri metalli preziosi. Questo processo non solo ripristina gli oggetti, ma celebra anche le loro imperfezioni, creando qualcosa di ancora più prezioso e unico. L’autore dipinge abilmente il Kintsugi come una metafora potente per la resilienza umana: così come l’oggetto rotto viene trasformato in una bellezza rinnovata, così anche le sfide e le difficoltà della vita possono arricchirci anziché spezzarci. Ma non si ferma a questo: le crepe vengono lasciate esposte, non nascoste, non deformate o altro: semplicemente saldate, curate, usate per migliorare l’oggetto nel suo complesso.

Storie di Trasformazione Personale: Attraverso storie coinvolgenti e testimonianze toccanti, “Kintsukuroi” illustra come le esperienze di sofferenza e perdita possono diventare catalizzatori per una crescita profonda. Ogni capitolo del libro racconta una storia di trasformazione personale, in cui le cicatrici dell’anima si trasformano in straordinarie testimonianze di forza interiore.

Lezioni di Saggezza Universale: “Kintsukuroi” va oltre l’arte e la resilienza personale, offrendo anche lezioni di saggezza universale che possono applicarsi a tutti gli aspetti della vita. L’autore esplora temi come l’accettazione, la gratitudine, la bellezza dell’imperfezione e la connessione con gli altri. Queste lezioni sono intrecciate con grazia nella narrazione, lasciando al lettore un senso di arricchimento e consapevolezza.

Scrittura Empatica e Coinvolgente: La scrittura di “Kintsukuroi” è scorrevole e semplice, nonostante i temi trattati; l’autore è abile nel combinare aneddoti personali, riflessioni e informazioni storiche sull’arte del Kintsugi. Questa combinazione offre una visione complessiva di ciò che l’autore vuole trasmettere e mette molti spunti di riflessione a disposizione del lettore.

Conclusioni

In conclusione, “Kintsukuroi” è un libro che tocca profondamente, invitandoci a riflettere sulla nostra resilienza e sul potere trasformativo delle esperienze difficili. Attraverso l’antica arte giapponese del Kintsugi, il libro ci insegna ad accettare le nostre cicatrici e a trovare la bellezza nell’imperfezione.

Nota personale: trovo che nel complesso l’autore tenda a semplificare il processo di guarigione con una sorta di “è tutto bellissimo”, che nella pratica richiede determinazione, informazione, costanza. Detto ciò, è sicuramente un libro utile a chiunque: tutti abbiamo una crepa da saldare.

Le donne che amano sono pericolose

Le donne che amano sono pericolose Book Cover Le donne che amano sono pericolose
Stefano Zuffi
Arte
2010
153

Un volume illustrato che affronta un tema caro all'universo femminile: cinquanta storie d'amore di donne famose della mitologia, della storia e della letteratura attraverso dipinti, opere d'arte, fotografie che ne hanno celebrato la memoria. Da Eva a Salomé, da Desdemona a Lolita, da Eleonora Duse a Evita Peron, le immagini di questo volume tracciano ritratti di donne simili, perché accomunate dal fuoco divorante della passione, ma diversissime tra loro, ognuna con la propria storia. La storia di tutte le donne. Prefazione di Alda Merini.

Le donne che amano sono pericolose si apre con una prefazione molto toccante di Alda Merini. Dopodiché si suddivide in cinque senzioni:

  1. fascino irresistibile: capitolo discorsivo in cui viene affrontato il tema generico e vengono gettate le basi per i capitoli successivi
  2. seduzione e magia*
  3. eros e thanathos*
  4. turbine di gelosia*
  5. passione e potere*

*capitoli composti da soggetti esplicativi dei ogni argomento trattato

Parlare del libro “Le donne che amano sono pericolose” di Stefano Zuffi è affascinante e stimolante, poiché l’autore ci offre una prospettiva molto interessante sull’amore e la sua espressione femminile attraverso l’arte. Questo libro affronta il tema dell’amore romantico e non solo, della passione nella storia dell’arte, esaminando dipinti, sculture e altre opere d’arte che rappresentano questo sentimento attraverso le donne: non “solo” amore, ma anche ciò che ne consegue: rabbia, vendetta, odio, violenza, nostalgia, rammarico, ecc.

Zuffi è un esperto d’arte che sa coinvolgere il lettore sin dalle prime pagine, immergendolo in un viaggio attraverso secoli di opere d’arte straordinarie e profonde. Il suo stile di scrittura è chiaro e coinvolgente, rendendo la lettura di questo libro un’esperienza piacevole sia per gli appassionati d’arte che per i lettori occasionali.

Attraverso una serie di capitoli tematici, Zuffi ci guida attraverso i vari aspetti dell’amore e del desiderio femminile rappresentati nell’arte. Esplora la sensualità e la seduzione, l’amore tragico e l’adorazione, offrendo una panoramica completa e ricca di esempi visivi. Ogni capitolo è strutturato in modo chiaro e ben organizzato, con una ricca selezione di immagini che illustrano e arricchiscono i concetti trattati.

Ciò che rende questo libro davvero notevole è la sua capacità di andare oltre l’apparenza superficiale delle opere d’arte e di esplorare il significato più profondo dell’amore rappresentato. Zuffi analizza con attenzione il contesto storico e culturale di ogni opera d’arte, spiegando come le donne amanti siano state raffigurate in diversi periodi e culture. Ciò ci consente di comprendere meglio la complessità delle dinamiche di genere e delle norme sociali che hanno influenzato l’arte nel corso dei secoli.

Inoltre, l’autore si sofferma anche sul ruolo delle donne artiste e delle loro opere, offrendo un importante punto di vista femminile nella rappresentazione dell’amore. Questo aggiunge ulteriore profondità al libro e contribuisce a sfatare gli stereotipi di genere spesso associati alle opere d’arte tradizionali.

“Le donne che amano sono pericolose” è anche una riflessione sulla forza femminile e sulla capacità delle donne di trasformare l’amore in una forza potente.

 


 

Il mostruoso femminile

Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne Book Cover Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne
Jude Ellison Sady Doyle
Social Science
2021
304

Se un mostro è un corpo spaventoso perché fuori controllo, una donna mostruosa è una donna libera dal controllo dell'uomo. "Il mostruoso femminile" è un saggio sulla natura selvaggia della femminilità, che viaggia tra mito e letteratura, cronaca nera e cinema horror, mostrando la primordiale paura che il patriarcato nutre da sempre nei confronti delle donne. Da "L'esorcista" alla dea babilonese Tiamat, dalla biblica Lilith a "Giovani streghe", attraversano leggende e vite dimenticate, Jude Ellison S. Doyle compie un viaggio alla scoperta dell'oscura potenza delle donne, rivendicando l'orrore come forza creatrice, capace di rompere le catene millenarie dell'oppressione patriarcale.

Il  mostruoso femminile è un saggio sulla figura della donna e il ruolo che ha avuto nei secoli, nonché su come è stata demonizzata a più riprese da parte della cultura di massa.

Un saggio corposo e pieno di spunti di riflessione, è un libro delicato e feroce. È un libro che fa male, perché mette insieme tutto ciò che ogni donna sa e sente dentro di sé come retaggio di generazioni su generazioni di madri e figlie che lottano nell’ombra contro un patriarcato e una misoginia che hanno impregnato ogni ambito della loro quotidianità.

Si può analizzare questo saggio in molti modi perché contiene moltissimi riferimenti diversi: dall’antichità ai giorni nostri, dalla mitologia alla religione, fino alla letteratura e alla cinematografia.

Ma in ogni caso è la figura della donna a far paura, più dell’individuo in sé: una figura che fa paura in qualsiasi modo la si metta. Una volta è strega, una volta è madre o non lo è, una volta è troppo potente, un’altra volta è semplicemente troppo.

È la vita di tutti i giorni che riecheggia nei secoli passati: cambia il contesto, non cambiano i fatti.

Le donne sono state uccise, umiliate, sterminate, alienate, rinchiuse, bruciare, derise, sfruttate, venerate ma quasi sempre con timore.

Eppure non è stato sempre così, o quantomeno non dappertutto. Se si cercasse di avere una visione globale e distaccata (per quanto possibile) di questo argomento, si scoprirebbe se non altro che in ogni epoca (pre-cristiana, medievale, ad esempio), la donna non è stata annientata. Anzi, analizzando la storia con una lente di ingrandimento si vedrà che in ogni epoca la donna ha fatto la differenza, nell’ombra e il più delle volte senza riconoscimento ma l’ha fatto. Uno dei problemi fondamentali della differenza di genere è proprio la tendenza a modificare il passato (un esempio su tutti: il Medioevo) fino a ricordare sporadici eventi che hanno visto le donne protagoniste.

Detto ciò, tengo a precisare che non sto in alcun modo minimizzando la situazione attuale, la disparità di genere o la misoginia che imperversa sul mondo “civilizzato”, sto solo cercando di avere una visione generale dell’argomento ed evidenziare il fatto che dipenda quasi esclusivamente dell’educazione e dalla “cultura” che viene messa a disposizione.

E qui torniamo al saggio Il mostruoso femminile:

un saggio di portata epica ma che, per mio gusto personale, avrei preferito meno polemico.

Mi spiego meglio: un saggio (o qualsiasi mezzo) che porti a conoscenza di fatti reali (riguardo le donne, per esempio: stragi, ingiurie, ecc), porta automaticamente il lettore a riflettere, ad arrabbiarsi, ad agire di conseguenza.

In questo saggio la posizione dell’autrice è chiara dalle prime righe. Posizione di opposizione al patriarcato e alla misoginia che non si può non condividere al 100% e sulla quale mi trovo assolutamente d’accordo.

Ma, appunto, avrei preferito leggere un saggio che mettesse in evidenza i fatti in modo oggettivo, non polemico. La polemica e la ribellione sono una conseguenza. Qui, invece, si ha una polemica costante sullo stereotipo del maschio bianco cisgender contemporaneo e non credo che sia ciò di cui abbiamo bisogno. La “polemica” è ormai all’ordine del giorno e sta addirittura portando la donna a privarsi di ciò che la caratterizza, piuttosto che ad ottenere dei benefici.

Entrambe le parti (donna libera vs uomo misogino) hanno bisogno di conoscere i fatti, comprendere che la realtà “naturale/spontanea” non concepisce nemmeno il problema delle due posizioni opposte e agire di conseguenza.

Si tratta di un discorso delicato e feroce, proprio come questo saggio che, in ogni caso reputo estremamente ricco e ben fatto. Il mio pensiero personale non vuole togliere nulla alla grandezza di questo testo, vuole semplicemente essere una riflessione aggiuntiva e costruttiva per evitare che si faccia confusione.

Mi spiego con un esempio: trovo ingiusto che pietre miliari come Lucy di Bram Stoker, in Dracula, vengano connotate come negative perché fanno paura. O che Bram Stoker stesso sia definito misogino per quel personaggio. Che Lucy faccia paura perché insaziabile di amore e passione è un dato di fatto. Ma se così non fosse cosa otterremmo? Una storia inutile. La paura è un’emozione, al pari di tutte le altre, e fa parte dell’essere umano. Ciò che è sbagliato è la conseguenza: l’uomo ottuso che non la affronta, non la comprende, ma la reprime.

In ogni caso: consiglio questo libro a TUTTI. Leggetelo, leggetene altri e cercate di avere una visione globale di tutto ciò.

la grande madre libro di laura rangoni

La Grande Madre

La grande madre. Il culto del femminile nella storia Book Cover La grande madre. Il culto del femminile nella storia
Laura Rangoni
Social Science
Xenia
2005
Copetina flessibile
126

Sempre più persone sentono l'esigenza di tornare a una vita più vera, a qualcosa di Naturale: è la Grande Madre che ritorna. Il culto della Grande Madre nel mondo antico e oggi; Le grandi madri delle civiltà e il matriarcato; Donne, dee e il divino femminile; La Grande Dea Madre della Wicca.

La Dea Madre è un saggio di Laura Rangoni che analizza la figura della divinità femminile primordiale, fino ad arrivare ai giorni nostri.

È un saggio ben strutturato, suddiviso in capitoli che argomentano la tesi dell’autrice prima fornendo delle fonti storiche risalenti a diverse epoche e poi offrendo delle riflessioni al lettore su come la percezione del mondo, del tempo, della natura e della vita, sia cambiata nel passaggio da una realtà matriarcale (o neutra) ad una patriarcale.

Essenzialmente offre una visione completa della figura femminile nel culto di popolazioni provenienti da tutto il mondo, nel corso dei millenni. Parte infatti dalla preistoria per arrivare ai giorni nostri facendo scoprire la figura femminile prima come entità senza volto, venerata per le sue caratteristiche universali – quali la capacità di generare nuova vita e nutrirla, fino ad una visione più recente, chi è il risultato dell’evoluzione della figura femminile come divinità attraverso spazio e tempo.

Di seguito un breve estratto del testo che aiuta a capirne il contenuto:

Possiamo affermare con assoluta certezza che fin dall’inizio dei tempi la grande madre ha accompagnato il lento evolversi dell’uomo […] Approssimativamente dal 30.000 a.C. al 3000 a.C. vi era solamente la grande idea. Una dea senza volto che sin dal Paleolitico ha abitato l’immaginario umano ed è stata raffigurata con simboli che si sono profondamente radicati nell’inconscio collettivo. Di lei sono state realizzate immagini e idoli di pietra a lei sono stati innalzati i tempi megalitici e monumenti. Lei governava e governa il ciclo delle stagioni e la fertilità della terra e del bestiame, i moti della Luna, delle maree e del ciclo femminile. Lei sola era ed è la signora del ciclo continuo di nascita-morte-rinascita che caratterizza la vita sul nostro pianeta. Questa venerazione per L’Antica idea probabilmente ha avuto origine nella prima età della pietra nel cosiddetto Paleolitico superiore.

Dopo una introduzione abbastanza esaustiva e completa l’autrice suddivide il suo testo in quattro sezioni che permettono di approfondire il culto della grande madre nel mondo antico e oggi, le grandi madri delle civiltà e il matriarcato, le donne le idee e il divino femminile fino ad arrivare all’ultimo capitolo, che riguarda la grande Dea Madre della Wicca.

È interessante scoprire come la figura della dea femminile si sia evoluta nel corso della storia. Infatti se prima veniva rappresentata senza volto, senza mani e senza piedi per rappresentarne le sue doti principali , successivamente è stata rivisitata sotto varie sembianze a seconda della collocazione geografica e storica che si vuole prendere in considerazione.

Ciò che è certo è che ogni popolazione del mondo (piccola o grande che sia stata e sia che abbia avuto una storia millenaria e sia che abbia avuto una storia molto breve) ha venerate almeno una divinità femminile molto importante.

È stato così per le popolazioni Preistoriche, per gli egizi, per i greci per i romani, per gli etruschi, per le popolazioni del nord Europa, dell’America, dell’Africa e del mondo intero.

Le uniche eccezioni sono state le religioni relativamente più recenti come il cristianesimo e l’islamismo. In questi casi infatti la divinità principale è maschile e la donna ha un ruolo nettamente inferiore sia a livello di divinità riconosciuta e venerata, sia nella quotidianità di chi pratica questa religione (ossia nel rapporto uomo-donna). Nonostante questo, è stato interessante leggere come oltre a questa visione di inferiorità della figura femminile nella religione cristiana la madre di Gesù, Maria, abbia in realtà diversi tratti in comune con la primordiale Dea Madre.

La grande madre è un saggio di circa 120 pagine che affronta l’argomento in modo piuttosto approfondito andando ad evidenziare anche alcuni particolari meno noti della storia del culto femminile.

Ovviamente in alcuni punti traspare la posizione dell’autrice in merito agli argomenti trattati ma in modo molto discreto e non invasivo perciò perciò, a parer mio, si tratta di un testo adatto a tutti. Va precisato però che gli argomenti trattati sono piuttosto delicati, perciò questo testo deve essere letto in modo critico e analitico con l’intenzione di apprendere delle nozioni e non di giudicare una religione piuttosto che un’altra o, peggio ancora , voler screditare la figura della divinità femminile, che tutt’oggi – in modo più o meno marcato – rimane fondamentale sia a livello storico e sia nella cultura contemporanea.


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Mitologia Norrena: Un Viaggio alla Scoperta dei Miti Nordici.

Mitologia Norrena
Flavio Montanari
Saggio
Self-published
16 August 2021
Copetina flessibile
133

Perché il Consiglio degli Dei ha deciso urgentemente di incatenare un lupo gigante? Perché Odino sceglie di perdere il suo occhio destro? E che cos'è quella creatura tanto grande e feroce da terrorizzare Thor, il più forte degli Dei? La mitologia norrena trae origine dalle leggende che si diffusero in epoca pre-cristiana e che vennero tramandate per secoli dai popoli che abitavano la Scandinavia, fino a poi arrivare ad essere influenzata dalle gesta dei sanguinari, quanto conquistatori Vichinghi. Rispetto alle mitologie a noi più familiari, la mitologia nordica ha alcune caratteristiche molto peculiari. Per esempio esistono divinità maligne, nemiche degli dei, a volte più potenti degli dei stessi, oppure non è previsto un codice morale da seguire sulla Terra, o ancora, è prevista la fine del mondo, descritta nei minimi dettagli. "Mitologia Norrena" è un libro appassionato ed appassionante, che getta luce su decine di miti e di racconti nordici avvincenti, caratterizzati da una surreale atmosfera glaciale e da un singolare culto del combattimento. I contenuti spaziano da racconti sull'origine del mondo, sulle divinità e sulle loro sanguinose battaglie, fino ad arrivare alle feroci creature mitologiche, ad Asgard e i Nove Mondi, all'aldilà e alla fine del mondo. All'interno del libro troverai storie coinvolgenti, divertenti e allo stesso tempo stimolanti, tra le quali possiamo citare: I coraggiosi Vichinghi: la cultura, la società, le imprese e le incursioni La Creazione del mondo Gli Dei, sia quelli principali - come Odino, Thor, Loki e Freya - sia quelli secondari I Giganti: le divinità del male, temute perfino dagli Dei Le creature mitologiche: Elfi, Nani, Troll, Kraken... Il Valhalla: l'aldilà dei guerrieri Il Ragnarock: il giorno in cui il mondo finirà I Nove Regni e l'enorme frassino cosmico che li tiene uniti: Yggdrasil Numerosi miti e leggende che rendono unica la mitologia norrena, per citarne alcuni: il Mito di Thor travestito, il Mito del rapimento di Idun, la perdita dell'occhio di Odino, la morte di Baldur... ...e molto, molto altro! Tutti i contenuti all'interno del volume sono adatti ed usufruibili a lettori di tutte le età (dai 10 anni in su). Se provi un interesse verso la mitologia norrena, se vuoi approfondire alcuni miti e scoprirne degli altri, non aspettare! Questo libro sarà la tua chiave segreta alla scoperta di questo avventuroso ed affascinante universo! Scorri in alto, clicca su "Acquista Ora" e goditi il suggestivo fascino della mitologia norrena!

Mitologia Norrena: Un Viaggio alla Scoperta dei Miti Nordici. Le Divinità, Gli Eroi, Le Leggende, Le Creature, I Nove Mondi, Il Ragnarok, Il Valhalla E Altro Ancora!

Questi sono titolo e sottotitolo del libro: una buona premessa.

Mitologia Norrena si presenta come un saggio breve sulle principali figure e tematiche legate, appunto, alla Mitologia norrena.

Non lo è. O meglio, di fatto è un saggio molto breve ma utile soltanto a chi ha realmente conoscenze molto scarse a riguardo.

Il libro, di circa 130 pagine, è suddiviso in capitoli che dovrebbero analizzare prima le figure più importanti (Odino, Hela, Loki, ecc) e poi quelle secondarie, nonché le “razze” rilevanti nella narrazione della creazione del mondo secondo le antiche credenze nordiche.

Di fatto troviamo da una a tre pagine per ogni argomento, con una serie di rimpalli da capitolo all’altro (“lo vedremo nel prossimo capitolo” , “l’abbiamo visto nel capitolo precedente”, ecc).
Questo, oltre a disorientare il lettore, occupa parecchio spazio all’interno del testo; spazio sottratto alle informazioni utili.

Il risultato è che, per esempio sui protagonisti dell’edda poetica, le nozioni vengono ridotte all’osso e il lettore può semplicemente apprendere che Odino era il padre degli Dei e che Loki era il dio dell’inganno. Nozioni note a chi sceglie un libro di questo genere.

Nota: personalmente ho acquistato questo libro per cercare informazioni dettagliate sull’aspetto estetico e sulle caratteristiche delle principali figure della mitologia nordica. Mi rendo conto che sia una ricerca piuttosto specifica; ciò non toglie che non ci siano comunque nemmeno le nozioni fondamentali per chiunque volesse approfondire l’argomento.

Detto ciò, mi sento di consigliare questo libro solo a chi non conosce assolutamente nulla sul tema, come se fosse una sorta di introduzione. Oltre a questo, dello stesso autore di possono trovare saggi sulla mitologia giapponese, greca, ecc.

 


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The world of Ornament

The World of Ornament Book Cover The World of Ornament
David Batterham
Arte, Saggio
Taschen America Llc
2015
Copertina rigida
824

Pattern primer: The ultimate decorative resource, including exclusive database access. Discover a world of decorative ideas with this compendium of history's most elegant patterns and ornamental designs, complete with an online image database. The World of Ornament brings together the two greatest encyclopedic collections of ornament of the 19th century: Auguste Racinet's L'Ornement polychrome Volumes I and II (1875–1888) and M. Dupont-Auberville's L'Ornement des tissus (1877) to provide one lavish source book spanning jewelry, tile, stained glass, illuminated manuscript, textile and ceramic ornament. The book includes exclusive access to an online image database, offering unrestricted and high-resolution downloads of all motifs and patterns. Encompassing classical, Egyptian, Greek, Roman, Etruscan, Asian and middle-Eastern, as well as European designs from medieval times through the 19th century, this compilation of cultures and esthetics offers an primary reference for artists, historians, designers and patternmakers, and anyone engaged in decorative design and impact. Text in English, French, and German

The world of Ornament è un libro fotografico, edito da Taschen, e raccoglie le due più grandi collezioni enciclopediche di ornamenti del XIX secolo  L’Ornement polychrome volumi I e II (1875–1888) di Auguste Racinet e L’Ornement des tissus (1877) di M. Dupont-Auberville.

All’interno del volume, prevalentemente fotografico, vengono riportate le didascalie di ogni raffigurazione in inglese, francese e tedesco.

L’Ornement polychrome volumi I e II (1875–1888) di Auguste Racinet

La prima metà del volume racconta visivamente, tramite una raccolta molto varia, la storia dell’ornamento a partire dalla preistoria per arrivare fino ai tempi moderni.

Nello specifico vengono presi in considerazione ornamenti in epoca:

  • primitiva
  • egizia
  • assira
  • greca
  • etrusca
  • greco-romana
  • tardo-antica
  • cinese
  • giapponese
  • indiana
  • indo-persiana
  • araba

 

L’Ornement des tissus (1877) di M. Dupont-Auberville.

La seconda parte del libro è dedicata all’ornamento dei tessuti e si suddivide in:

  • arte moresca
  • arte ottomana
  • arte celtica
  • arte bizantina
  • arte russa
  • arte americana
  • ornamento dal 1° all’8° secolo
  • medioevo
  • rinascimento
  • 16° secolo
  • 17° secolo
  • 18° secolo
  • 19° secolo

 

Nel complesso si tratta di un volume completo, che fornisce parecchi dettagli sull’arte dell’ornamento in pressoché qualsiasi epoca storica. Ovviamente, se si è interessati ad approfondire un particolare periodo storico, questo volume non è sufficiente perché ha a disposizione un numero limitato di pagine e raffigurazioni per ogni epoca.

Personalmente ho acquistato questo volume per sfruttarne le parti dedicate al Medioevo e al Rinascimento, con l’intento di prendere spunto per illustrazioni e decori da abbinare a disegni di altro genere.

Si tratta in ogni caso di un’edizione molto curata, sia esteticamente che nel contenuto. Attenzione: non contiene traduzioni in italiano e, benché il testo non sia la parte dominante, bisogna essere preparati ad affrontarlo in una delle lingue messe a disposizione.

The World of Ornament si è quindi rivelato, nel complesso, un ottimo volume “da collezione”, ma anche un valido alleato nella ricerca e nello studio di elementi per l’illustrazione.


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Enciclopedia delle lettere miniate

Enciclopedia delle lettere miniate. Una raccolta di calligrafie decorative. Ediz. a spirale Book Cover Enciclopedia delle lettere miniate. Una raccolta di calligrafie decorative. Ediz. a spirale
Margaret Morgan
Art
2019
256

L'arte della miniatura, ovvero la creazione di lettere e capolettere elaborate e decorate, ha raggiunto il suo apice nei monasteri dell'Europa medievale. Abbellite con le foglie d'oro, le lettere miniate degli amanuensi di quel periodo sembravano brillare di luce propria. Oggi questa arte tradizionale sta vivendo una seconda giovinezza e sta appassionando sempre più persone. "Enciclopedia delle lettere miniate" offre istruzioni passo passo che aiutano a ricreare alfabeti miniati di sei periodi storici, fra cui quello celtico, quello gotico e quello romanico. Gli schemi delle lettere maiuscole e minuscole sono accompagnati da idee per creare bordi e decorazioni e da istruzioni complete sulla doratura. Ogni sezione, inoltre, propone delle soluzioni per adattare le lettere miniate e creare così uno stile davvero personale, mentre una galleria di esempi moderni servirà da ispirazione per ulteriori spunti creativi.

L’enciclopedia delle lettere miniate è un volume edito da Il Castello che racchiude tutte le informazioni utili alla pratica della miniatura, nonché diversi cenni storici riguardanti questo particolare settore dell’arte.

L’autrice, Margaret Morgan, è una professionista della calligrafia, membro della Calligrafy & lettering Art society. In questo suo testo, presenta l’arte della calligrafia e della miniatura partendo dalla storia delle lettere miniate, fino ad arrivare alla loro composizione e realizzazione.

Nel primo capitolo vengono presentate attrezzatura e tecniche. Gli attrezzi necessari per la realizzazione di lettere miniate professionali sono davvero molti, tuttavia si può iniziare dalle basi e selezionarne un discreto numero che consenta di fare pratica e sperimentare le varie tecniche.

Vengono analizzati, oltre ai materiali, la postazione di lavoro, i tipi di carta e pergamena, pennelli, penne e matite, colori per la pittura (scendendo nel dettaglio di tecniche antiche come la tempera all’uovo)  e inchiostri, per finire con la doratura.

Il secondo capitolo è dedicato alla preparazione del lavoro: un passaggio che spesso viene sottovalutato e sbrigato frettolosamente, ma che in realtà richiede tempo e pazienza. Se questo passaggio viene eseguito con cura, però, si ottengono ottimi risultati e i passaggi successivi sono senza dubbio agevolati.

Enciclopedia delle lettere miniate: guida agli stili

Dal terzo capitolo in poi si parla di stili. Vengono analizzati:

  • Celtico
  • Ottoniano
  • Romanico
  • Gotico
  • Rinascimentale a bianchi girari
  • Neoclassico

Per ogni stile viene fatta un’introduzione storica, seguita da esempi e fotografie di lettere miniate antiche e riproduzioni. Successivamente vengono illustrati i passaggi per la realizzazione di una lettera miniata per ogni stile, per finire con l’intero alfabeto con calligrafia corrispondente.

La parte finale del volume si intitola Galleria contemporanea e contiene fotografie ed esempi di lettere miniate provenienti da tutto il mondo e da epoche diverse.

In conclusione

Ho trovato questo volume molto utile, pratico e dettagliato. Contiene alcuni consigli pratici che molto spesso vengono dati per scontati o semplicemente non vengono citati nelle lezioni e nei testi d’arte. Inoltre, contiene molti esempi e fotografie, utili ad avere un paragone quando si decide di iniziare a disegnare lettere miniate.


Se vi piacciono le lettere miniate e la calligrafia antica, ecco la linea di prodotti pensata per voi:

L’ombra d’argento. Fate, regine e principesse magiche nell’immaginario popolare piemontese

L'ombra d'argento. Fate, regine e principesse magiche nell'immaginario popolare piemontese Book Cover L'ombra d'argento. Fate, regine e principesse magiche nell'immaginario popolare piemontese
Donatella Taverna
Saggio
2011
112

I racconti popolari, ancora oggi fortemente presenti sul territorio piemontese, riguardanti figure femminili con caratteristiche e poteri magici o occulti celano talora verità storiche, riferendosi a dame e regine effettivamente esistite, anche se in alcuni casi ben poco ricordate dalla storia, come l'imperatrice Eufrosina Dukaina Kamatera. Altre volte conservano, in una terra sempre segnata da forti presenze di alterità religiose e di dissidenze, un contenuto spirituale antico o denegato, o semplicemente in apparenza cancellato dalla cristianizzazione. In ogni caso, l'approfondimento di tali racconti restituisce una fisionomia complessa della cultura del territorio, consentendo anche di verificare collegamenti con altre zone culturali e linguistiche, soprattutto con le regioni della Francia centro meridionale, cui il Piemonte è ancora oggi fortemente legato, ma anche con la Catalogna, le terre pirenaiche, e in alcuni casi zone lontane e lontanissime, in una affascinante riprova di una antica comunità di pensiero tra tutti gli uomini, mai veramente cancellata nel segreto della coscienza.

L’ombra d’argento è un saggio di Donatella Taverna che esamina le principali figure femminili nell’immaginario popolare piemontese.

Il folclore piemontese è particolarmente ricco di figure, soprattutto femminili, che hanno qualcosa di “oscuro” e sinistro. Ma non sempre è così: nei secoli, infatti, si sono sviluppate storie di fate e altre figure positive, creature magiche e personaggi dai poteri straordinari.

L’ombra d’argento

In questo volume viene sottolineato come, spesso, figure presenti nei racconti popolari fossero in realtà chiare rappresentazioni di personaggi realmente esistiti o come le vicende narrate contenessero verità storiche.

Ad oggi, i racconti popolari sono ancora molto presenti nella tradizione piemontese e, anche quando questi non vengono ricordati, rimane nelle viscere della cultura piemontese il retaggio di una cultura precristiana forte e indissolubile nonostante il passare dei secoli.

Il Piemonte, in passato, è stato una terra di dissidenze, lotte, contrasti politici e religiosi; è stato una terra fertile per la conoscenza popolare, spesso condannata e schernita da chi non l’ha mai compresa, accettata, e l’ha sempre temuta.

L’ombra d’argento esamina tutto ciò e ricollega il Piemonte a zone vicine e lontane, in Europa e nel mondo, portando alla luce una cultura comune.

Un saggio breve ma curato e approfondito, soprattutto su argomenti (personaggi o vicende) che molto spesso vengono dimenticati.


 

Recensioni: INDICE

La strega verde

La strega verde. Guida completa alla magia naturale di erbe, fiori, oli essenziali e pietre Book Cover La strega verde. Guida completa alla magia naturale di erbe, fiori, oli essenziali e pietre
Arin Murphy-Hiscock
Saggio
2019
233

La strega verde è una sorta di guida all’utilizzo quotidiano di piante ed erbe.

La strega verde

Si suddivide in due parti: la prima è un’introduzione discorsiva e generica sull’argomento della “strega verde“, cioè quella figura spesso schernita che conosce a fondo le erbe e gli elementi naturali e ne sfrutta le proprietà in vari ambiti.

La seconda parte, invece, è la vera e propria guida, suddivisa per settori di utilizzo degli elementi naturali: cura della persona, omeopatia, cura della casa e così via.

In generale, il libro è ben strutturato e facilmente consultabile, scritto in modo semplice e comprensibile anche per chi non dovesse avere esperienza in questo campo.

Tuttavia, ci sono alcune precisazioni da fare, per “avvertire” sia i lettori più esperti e sia quelli che affrontano per la prima volta questi argomenti.

Da questo punto il poi la recensione non sarà come le altre perché sono costretta a paragonare quanto scritto nel libro alla mia esperienza personale. In questo modo spero di poter rendere meglio l’idea di ciò che potrete o non potrete trovare in questo volume.

La magia verde

La magia verde è una pratica antica, tramandata da tempi immemori, che si basa sulla conoscenza – prima di ogni cosa – del mondo che circonda ogni “strega verde”. Basti pensare alle erbe: ogni zona geografica ha una flora ben diversa da tutte le altre, perciò non si può avere una “legge universale”. D’altra parte, però, ci sono piante ed erbe molto comuni, ormai reperibili quasi ovunque, che consentono di affrontare facilmente questo primo punto.

In secondo luogo, la magia verde va praticata unendo nozioni ed esperienza personale: questo è fondamentale. Trattandosi di una pratica che unisce mente e corpo di un individuo ad un’infinità di possibilità e combinazioni di erbe, piante, pietra, e chissà cos’altro, ovviamente può generare effetti positivi o negativi. Di conseguenza, va presa a piccole dosi, appresa, modificata, adattata, non copiata.

Infine, verde significa naturale: va bene adattarsi ai tempi moderni, va bene sfruttare ciò che si ha, ma personalmente avrei preferito trovare qualche frullatore e microonde in meno nella guida.

Colei che oggi può essere definita come la strega verde è quella donna particolarmente legata alla natura, che la rispetta, la difende e ne sfrutta le potenzialità…ma mai senza dare nulla in cambio.

Di nuovo secondo la mia opinione, è sbagliato diffondere una “magia alla portata di tutti” che in realtà insegna ad andare al supermercato a comprare barattoli di spezie!

Tornando al libro, lo consiglio solo in parte: alcune nozioni di base sulla preparazione di infusi, decotti, erbe essiccate e quant’altro, sono veritiere e possono tornare utili. Per approfondire l’argomento delle piante medicinali, invece, consiglio libri specifici, che trattino unicamente questo argomento. Dopo aver appreso il necessario, ci si può cimentare nella preparazione e nell’utilizzo delle erbe e degli altri elementi naturali.


INDICE RECENSIONI

L’arte della lentezza

L'arte della lentezza. Trovare il tempo per sé in un mondo sempre in corsa Book Cover L'arte della lentezza. Trovare il tempo per sé in un mondo sempre in corsa
Véronique Aïache
Self-Help
Giunti
2020
Copertina flessibile
144

Fin dalla tenera età veniamo sottoposti a orari, scadenze e regole che ci costringono a comprimere i nostri ritmi di vita, nella convinzione che il tempo non vada sprecato e che la quantità sia lungamente più importante della qualità. L’autrice di questo piccolo ma prezioso volume, Véronique Aïache, ci aiuta a riflettere su questo presupposto e a riconoscere i pericoli dell’urgenza, quella che ci impone il mondo e quella che imponiamo a noi stessi, per mostrarci una filosofia di vita, la “slow attitude”, basata invece sul prendersi il proprio tempo e sul decelerare il ritmo frenetico delle nostre vite stressanti. Attraverso una serie di tecniche e consigli L’arte della lentezza ci insegna a disconnetterci dal mondo esterno e a riconnetterci con noi stessi.

L’arte della lentezza è assimilabile ai manuali self-help. Si tratta infatti di una guida alla “gestione” e comprensione del tempo che si ha a disposizione.

L’arte della lentezza

Ogni individuo ha la propria routine. Ci sono persone più abitudinarie e persone che invece preferiscono una vita più dinamica e meno monotona. Tuttavia, ci sono ormai aspetti della quotidianità che sono comuni a tutti: appuntamenti, orari di lavoro, orari per i pasti, orari per impegni vari e svago. Orari, orari, orari. Scadenze da rispettare e così via.

In questo manuale, l’autrice mette il lettore di fronte a questa evidenza e suggerisce degli accorgimenti per impadronirsi nuovamente del proprio tempo.

Non si può analizzare questo libro nel  modo “tradizionale” in quanto non si tratta di un romanzo o un libro di narrativa o un racconto. L’arte della lentezza è un manuale di aiuto personale, che serve appunto a trovare il proprio equilibrio.

Il ritmo di lettura è quindi molto soggettivo: il libro è suddiviso in capitoli molto brevi, che permettono una lettura in tempo breve ma, piuttosto, richiedono tempo per essere assimilati.

Lo stile dell’autrice è semplice, mai troppo “tecnico” o distaccato: l’impressione che si ha è quella di ascoltare una persona che sta dando dei consigli sinceramente.

Ovviamente ciò che l’autrice riporta è quanto più universalmente applicabile possibile, ma non può essere valido per tutti.

I fattori che entrano in gioco sono molti: le propria abitudini imprescindibili, le necessità a cui non si può trovare alternativa e, soprattutto l’individualità di ognuno.

Ogni lettore, infatti, troverà alcuni consigli più praticabili di altri e viceversa.

Inoltre…

L’arte della lentezza inizia con una “spiegazione” di come sia cambiata la percezione del tempo nei secoli, di come sia diversa per ognuno e di come sia condizionata dalla cultura individuale e collettiva.

L’uomo è condizionato dallo scorrere del tempo ma in alcune culture, credenze o situazioni personali, questo viene visto come un fattore negativo e angosciante; in altri casi invece viene visto come una linea infinita senza effetti negativi sull’individuo.

Oltre a fornire questa premessa storica, però, il libro ha la funzione di aiutare il lettore a comprendere il proprio rapporto con il tempo e, successivamente, a sfruttarlo al meglio e goderne a pieno.

Come anticipato, è un libro che va letto al momento giusto ma è davvero adatto a tutti: può fornire buoni spunti di riflessione e altrettanto buoni consigli.


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Per una visione alternativa del Self-help: Maledetta felicità

Amanti e regine. Il potere delle donne

Amanti e regine Book Cover Amanti e regine
Benedetta Craveri
Biography & Autobiography
Adelphi
2008
Copetina flessibile
432

"Non si è mai sazi di queste mitiche figure femminili che montagne di biografie e romanzi hanno di volta in volta esaltato o denigrato, icone avventurose o romantiche, melodrammatiche o futili, raggelate dal tempo. Scorrono adesso tutte insieme, da Caterina de' Medici a Maria Antonietta, dai primi decenni del XVI secolo alla fine del XVIII, gemme della storia e delle storie delle donne, con le loro fortune e sfortune, col potere della loro bellezza e della loro sottomissione, il fervore della loro ambizione o del loro ardore, lo slancio della loro intelligenza o della loro astuzia, nel nuovo libro di Benedetta Craveri; la scrittrice che si muove nelle corti e nei castelli dei Valois e dei Borbone, dei Guisa o dei Lorena con la grazia somma della cultura, della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica" (Natalia Aspesi).


Amanti e regine è un saggio storico che racconta di donne che, in epoche diverse e in modi diversi, hanno cambiato la storia e la posizione della donna all’interno di essa.

Nel 1586 il celebre giurista francese Jean Bodin non esitava a confinare le donna ai margini della vita civile ritenendo che “dovessero essere tenute lontane da tutte le magistrature, i luoghi di comando, i giudizi, le assemblee pubbliche e i consigli, perché si occupassero solo delle faccende donnesche e domestiche”.

Amanti e regine: il potere delle donne

Il libro racconta la vita e le imprese di alcune donne, personaggi più o meno conosciuti che hanno fatto molto.

KatharinavonMedici.jpg

Il racconto inizia con un’introduzione sulla figura femminile nel corso dei secoli.

Dopodiché, viene fatto un salto indietro nella storia e si riparte con Caterina de’ Medici, ragazzina che viene mandata per interesse della famiglia come sposa al principe di Francia Enrico II. Caterina è sola in un mondo sconosciuto, in cui non è più “LA” Caterina ma solo la donna che sposerà il Enrico II.

Nonostante le mille avversità, però, riesce a entrare nelle grazie del Re e ad avere una posizione autorevole. Non solo: nonostante l’iniziale l’impossibilità di dare un’erede al marito, Caterina viene comunque amata e apprezzata da tutto il popolo.

Rimane un personaggio controverso a causa della sua personalità austera e del suo coinvolgimento nel massacro della notte di San Bardolomeo. D’altro canto però, viene ricordata come una sovrana indulgente, che ha cercato di adottare una politica di tolleranza e conciliazione.

Ma questo è solo il primo personaggio citato nel libro perché, ricordiamocelo, si parla di DONNE prima che di regine, amanti, mogli, figlie, ecc.

Amanti e regine: il libro

Analizzando la Storia, il libro racconta come sia cambiato il ruolo della donna nel corso dei secoli, prima e dopo la diffusione del Cristianesimo, attraverso l’inquisizione e l’avvento della cultura a stampo maschilista.

Il ritmo di lettura è medio: non tanto per lo stile, semplice e scorrevole, quanto per la quantità di nozioni da assimilare durante la lettura.

Si tratta di un saggio storico, quindi le date e i nomi si susseguono ripetutamente, senza rendere la lettura pesante o noiosa, ma incidendo lievemente sulla velocità con cui il libro può essere letto. Cosa che comunque è tipica dei saggi di questo tipo.

Amanti e regine – Il potere delle donne è un saggio adatto sia agli appassionati di storia e sia a lettori onnivori che cercano informazioni su personaggi rilevanti. Si tratta infatti di personaggi legati da un unico filo conduttore: l’emancipazione, per quanto velata potesse essere in ogni singolo caso.

 

Fonte immagine: wikipedia.


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Ikigai

Recensione | Ikigai

Ikigai è un saggio suddiviso in due parti. La prima è descrittiva e viene spiegato il significato della parola e della filosofia che rappresenta. La seconda “interattiva”, in cui il lettore può cimentarsi in domande e risposte a sé stesso, in modo da riflettere su alcuni aspetti della propria vita.

Fondamentalmente il percorso verso l‘ikigai è quello che porta a conoscere sé stessi e, nello specifico, ciò a cui si è maggiormente portati. In questo modo si potrà stabilire un percorso da seguire che avrà lo scopo principale di garantire serenità in ogni ambito della propria vita.

L’ikigai racchiude quindi in una sola parola missione, vocazione, professione e passione.

Quattro aspetti che determinano l’esistenza di ognuno ma che spesso non vengono considerati per indifferenza o impossibilità. Ovviamente, nella vita di ognuno ci sono molti fattori che determinano ciò che una persona può o non può fare – non è sufficiente avere una passione per vederla realizzata all’istante.

Piuttosto, l’intento dell’Ikigai è quello di aiutare a “leggere” sé stessi, ed è proprio quello che il libro cerca di fare questo libro con le domande che vengono poste al lettore.

 

Il saggio

Come ho accennato all’inizio della recensione, la prima parte del libro è una spiegazione sul significato dell’Ikigai. Si tratta essenzialmente di un saggio breve suddiviso in più parti: dal significato della parola alle esperienze dell’autrice e di altre persone, fino al racconto dell’esistenza di alcune realtà in cui l’ikigai è una regola di vita, come l’isola di Okinawa per esempio.

Personalmente avrei preferito che la parte dedicata alla storia dell’Ikigai e del Giappone fosse più corposa rispetto a quella dedicata agli esercizi, ma tuttavia si è rivelata abbastanza interessante, soprattutto in alcuni punti.

 

Gli esercizi

Gli esercizi occupano la maggior parte del libro e, nella prima parte, servono al lettore per analizzare i propri gusti e passioni senza pensarci troppo. In seguito vengono poste delle domande che hanno lo scopo di aiutare il lettore a trovare la positività ogni giorno.

Infine, l’ultima parte, serve a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e trovare “la soluzione”, anche grazie ad un grafico a quattro sezioni: gli elementi che andranno a sovrapporsi tra le varie sezioni saranno quelli che determineranno missione, vocazione, professione e passione.

 

In conclusione

Nonostante conoscessi già il significato dell’Ikigai, questo è stato il primo libro letto a riguardo. Come ho già detto, avrei preferito se avesse dato maggiore importanza alla spiegazione che agli esercizi, ma tutto sommato ho apprezzato questo libro perché fornisce buoni spunti di riflessione e, soprattutto, alcune idee su come avere una visione più positiva della propria quotidianità.

Lo consiglio a chi cerca un momento di pace e serenità. Anche se alcune affermazioni possono sembrare scontate e banali, in realtà è impressionante come quotidianamente vengano accantonate per colpa di fretta, stress e quant’altro. Esempi lampanti sono dati dalla respirazione e dalla postura, che spesso sono scorrette proprio a causa dei motivi citati poco fa e che possono creare disturbi e malessere!

 

Bene, a questo punto vi auguro buon viaggio e buona lettura!